IL DARDO DEL 25 AGOSTO: QUEI TIR CHE SCARICANO QUINTALI DI RIFIUTI NEL NOSTRO BIELLESE

Immagino un camion e poi un altro, e un altro ancora, di giorno e di notte, arrivare vicino al nostro piccolo aeroporto a scaricare tonnellate di immondizia ogni giorno.
Mica dei  furgoncini mascherati: si parla di veri e propri tir che rilasciano enormi balle confezionate di rifiuti di vario genere, con tutta probabilità ben poco selezionati visto che alla fine è stato forse più il puzzo che il colpo d’occhio a far insospettire chi quella zona la vive o la frequenta.
L’ho presa un po’ sul ridere, perché c’è una vena di assurdità tragicomica in quello che è successo a Cerrione, ma in realtà sono parecchio preoccupato. 
La questione è che in modo quasi del tutto indisturbato qualcuno ha stoccato all’interno di un enorme capannone altrettanto enormi quantità di immondizia. E non rifiuti qualsiasi, ma in qualche modo compattati e trattati, quindi organizzati da qualche parte. Questo è l’aspetto della vicenda, a guardare le fotografie, che mi inquieta particolarmente: il Biellese di capannoni in analoghe condizioni ne possiede centinaia ed evidentemente a qualcuno deve essere venuto in mente di sfruttare la situazione in modo organizzato. Soltanto la leggerezza di proseguire a stoccare rifiuti all’esterno del magazzino ha sollevato l’attenzione di qualcuno. Altrimenti che sarebbe successo? I tir avrebbero riempito altri capannoni? O magari all’insaputa di tutti noi il nostro Biellese è già stato riempito come una discarica a cielo aperto?
Concludo con questa considerazione: quando parliamo delle nostre discariche, perfette e controllate in ogni minimo dettaglio e ci opponiamo ad ampliamenti e nuove realizzazioni, dovremmo ricordarci di episodi come questi.
Rinunciare alla legalità per prese di posizione estreme rischia poi di dare ossigeno a fenomeni di raccolta abusivi e pericolosi.
Francamente, meglio una discarica controllata in più che il rischio di convivere con cento capannoni pieni di bombe ecologiche e magari non saperlo.