IL DARDO DEL 24 LUGLIO: CACCIA PRECISAZIONI ALLE SOLITE BUGIE

Abbiamo ricevuto questa letterina scritta e firmata dal sig. Pasqualino FRESI

Al sig presidente provinciale della Federcaccia di Biella, in riferimento ad una lettera pubblicata recentemente su IL DARDO, volevo dimostrare il risentimento dei cacciatori cinghialai riguardo alle promesse non mantenute.
Nello specifico alla regolamentazione dei TUTOR caccia assurda nel Biellese e a consentire l’accesso alla ZRC di Mottalciata solo ai tesserati.
Invece ha delegato il sig Chiarentin alle battute in zona ZRC, il quale ha chiamato solo 3 persone di pianura e 3 di montagna, senza interpellare tutti i capisquadra e senza informare il sig Martiner(responsabile delle squadre dei cinghialai).
In oltre molto era stato promesso per aumentare l’attività venatoria nel biellese, ad ora nulla e’ stato fatto.
Aggiungo che nemmeno il vicepresidente sig Bocca ha usato parole civili con i suoi associati dicendo,: “con le nostre tessere loro non ci fanno assolutamente nulla” . I federcacciatori in questo modo si sentono derisi e nel pieno diritto di passare ad altra associazione venatoria che meglio li rappresenti.
Io Pasqualino Fresi,sono orgoglioso di essere sardo, sono sicuro che il sig. Guido Dellarovere è un ottimo politico, ma se fosse stato in Sardegna non sarebbe stato presidente provinciale di Federcaccia.
In fede Pasqualino Fresi.

Doverosa una risposta seria per chiarire una volta per tutte la situazione in essere

Ho sempre avuto molto rispetto per le persone che hanno il coraggio di esternare il proprio pensiero, mettendoci la faccia. Al contrario, invece, nutro davvero poca simpatia per coloro che mistificano la realtà facendo dichiarazioni non veritiere senza magari neppure esporsi troppo. Mi spiego meglio: prima di affermare che una determinata cosa non è stata fatta (e nello specifico mi riferisco ai tutor), sarebbe il caso di informarsi bene. Il sottoscritto, con estrema perizia, ha preso tutte le informazioni e contattato gli uffici preposti per poter concordare un programma di caccia senza l’ausilio dei tutor. Caro signor Fresi, lei che è un grande cacciatore di cinghiali e persona di grande competenza anche sulla normativa venatoria, ben sa che non spettano alle associazioni venatorie le competenze in merito ai tutor appunto, bensì alla Provincia. Le associazioni venatorie, FIDC compresa, possono solo cercare di limitarne l’utilizzo e proporre soluzioni diverse.

Ciò detto, mi sento senza ombra di tentennamento alcuno di sostenere che le sue affermazioni siano in malafede e atte solo a screditare FIDC e il suo operato.

Caro signor Fresi, quando scrive che avrei delegato il signor Chiarentin sulla questione, lo fa in malafede, senza dire le cose come stanno e ben sapendo che appena sono venuto a conoscenza che la squadra organizzata per l’intervento non aveva tenuto conto dei capi squadra cinghialai, ho immediatamente annullato l’incarico, delegando appunto gli stessi, con i risultati davanti agli occhi di tutti, ossia zero abbattimenti.

Aggiungo una cosa: non si preoccupi Fresi che lavorerò come ho sempre fatto per il bene dei federcacciatori e le assicuro che prima dell’apertura della caccia saranno loro stessi a dirle di quali servizi in più potranno usufruire grazie a FIDC.

Sono realmente rammaricato nel leggere che i suoi discepoli si sentono derisi, forse è perché lei e altri capisquadra avete l’abitudine di riportare solo qualche informazione, anche perché se questi capisquadra venissero ad ascoltare ciò che ho da dire sono certo che si farebbero della situazione avere un’idea totalmente diversa.

Non so se è vero ciò che lei afferma in merito alle dichiarazioni del sig. Bocca, ma in ogni caso le sgombero subito il campo da fraintendimenti: in tutti i casi tali dichiarazioni non corrispondono al pensiero di FIDC.

Io sono orgoglioso di essere Biellese quanto lei è certamente orgoglioso di essere sardo e le garantisco che se come lei ipotizza non avrei mai potuto fare il presidente FIDC in Sardegna (fatto peraltro opinabile) io di rimando le sottolineo una certezza, ossia che lei non è presidente FIDC a Biella e forse sarebbe ora che anche il suo atteggiamento fosse propositivo e non ricattatorio e polemico. Ascolti un mio consiglio: smetta caro Fresi di comportarsi come uno in grado di fare il bello e il cattivo tempo: i tempi in cui tenevate per gli attributi i presidenti delle associazioni venatorie con lo spauracchio di cambiare associazione sono finiti. Io mi chiamo Guido Dellarovere, se lo ricordi bene, e se era abituato ad ammaestrare altre figure in posizioni apicali del mondo venatorio, anche se queste pesavano 120 kg, con me non capita e non capiterà mai. In ultimo, ci presti attenzione, che le bugie hanno le gambe corte. Sese unu faularzu!

Guido DELLAROVERE

Presidente Provincia di Biella  FIDC