27 APRILE 2024 – IO CE L’HO PIU’ GROSSO

Questo potrebbe essere il leitmotiv del prossimo mese nella nostra piccola provincia biellese. Come tutti sappiamo, i prossimi 8 e 9 giugno ci consegneranno un plico di schede prima di entrare in cabina elettorale, in modo da poter decidere il futuro della maggioranza dei Comuni biellesi, della Regione Piemonte e dell’Europa.
E qui viene il bello, sono ormai settimane che i vari faccioni dei candidati, ce li troviamo ad ogni incrocio e in ogni piazza del nostro territorio.
Una particolarità unica: tutti, ma dico proprio tutti, sui manifesti sono sorridenti, belli e sembrano anche simpatici e disponibili, poi se andiamo ad approfondire e ci informiamo meglio, scopriamo che spesso non è così.
I “peones”, quelli nuovi, si limitano alla promessa di rivoluzionare in meglio la vita di tutti noi e quelli che già hanno fatto un giro sulla giostra dell’ente di turno sfoggiano risultati fantastici che poi quasi sempre li hanno visti solo loro, ma del resto è il bello della campagna elettorale, insomma la fiera del voto.
La medaglia d’oro spetta al giovane italoforzuto candidato che, in puro stile berlusconiano, ha ricoperto i muri delle strade biellesi di lenzuola in 6 x 3: abbiamo così la certezza che i “nipotini” del buon Silvio hanno preso la stessa strada per quanto riguarda la comunicazione.
Meno presente la pubblicità dei candidati della Regione dove, singoli manifesti semi anonimi, oltre ad essersi trasformati in splendidi maschi degni dei modelli di “Vogue”, sfoggiano un sorriso “durbans” ma non colpiscono nel segno e annoiano con slogan stantii che, a dire il vero, danno poca fiducia, soprattutto se poi si guarda a quanto effettivamente hanno fatto.
Voluto o casuale è invece quanto è capitato al candidato regionale mancino e alla ex indipendente della lista Corradino, ora fedele padana, che si sono trovati appiccicati alla pubblicità di un noto locale di svago per soli uomini, dove l’invito al “contatto” ha creato un certo imbarazzo per via del doppio senso.
Alla fine ci troveremo con centinaia di manifesti e il proliferarsi di liste civiche. Sembra quasi che, ormai, ci sia un senso di vergogna nell’appartenere ad un partito, diversamente non ci sarebbero tutte queste compagini elettorali che daranno colore ai nostri tabelloni atti a raccogliere i faccioni e gli slogan. Sorge spontanea, però, una considerazione che da sempre sostengo, ossia che ci vorrebbe una sorta di garante che valutasse tutte le promesse elettorali fatte in campagna e che alla fine del mandato valutasse se sono state realizzate o meno. E solo se ci fosse davvero stato un risultato positivo allora il candidato potrebbe nuovamente proporsi all’elettorato, cosa peraltro che dovrebbe garantire il cittadino con il voto ma, purtroppo, troppo spesso capita che l’elettore non si trova il candidato che vorrebbe e la scelta diventa davvero complicata.
In ogni caso buona campagna elettorale a tutti, belli e brutti (quelli dei manifesti sono solo belli), sicuramente come tradizione la campagna elettorale ci regalerà strade asfaltate, buche rattoppate, contributi alle associazioni e tanta tanta fuffa alla quale alla fine, come ogni volta, faremo anche finta di credere.

@ildrdo