Biella, 27 aprile 2024 – A dibattito Parlamentare ancora aperto sulla Legge 157/92, Federcaccia Piemonte celebra il successo di una serata organizzata per offrire ai suoi associati e a tutti i cittadini biellesi sia una overwiew sulle modifiche previste alla Legge sulla caccia sia, più in generale, sulle dinamiche future che coinvolgeranno il settore.
Ad approfondire le diverse tematiche portate all’attenzione della folta platea intervenuta all’incontro, l’Onorevole Francesco Bruzzone, Relatore modifica legge 157/92 e l’Onorevole Cristina Patelli, Commissario Provinciale Eko Club International, moderati da Guido Dellarovere, Presidente Federazione della Caccia Regione Piemonte.
Necessità di adeguare una legge che si confronta oggi con dinamiche naturali e culturali decisamente modificate rispetto a quelle esistenti nel lontano 1992, quadri normativi di riferimento sia a livello nazionale che europeo, ma anche sostenibilità, protezione dei territori e della biodiversità: sono stati questi i principali temi affrontati durante la serata dai due relatori.
Rispetto e buonsenso è il messaggio che è stato al centro dell’incontro. A partire dalla modifica sulla certezza del diritto alla caccia che, come ha ben spiegato l’Onorevole Bruzzone “dà l’opportunità alle singole Regioni di regolare autonomamente il calendario venatorio e di farlo tramite legge in modo da non essere sempre soggetti a ricorsi al Tar che bloccano l’attività venatoria a fronte comunque dei pagamenti dei cacciatori”.
Ma anche “riconoscimento del gran lavoro di contenimento della fauna selvatica avviato sul territorio” come più volte ha sottolineato l’Onorevole Patelli, portatrice delle istanze di un’associazione nazionale da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente e del territorio.
Il dibattito è stato inoltre un’occasione per comprendere meglio gli squilibri causati dai lupi sulla fauna selvatica e, in generale, sugli animali da reddito e domestici. “Ai cacciatori non interessa andare a caccia di lupi – ha ben spiegato l’Onorevole Bruzzone – Il problema è che i lupi stanno diventando sempre più confidenti e vanno a creare disequilibri nel mondo faunistico e agro-pastorale del nostro paese”.
“Al di là di ciò che spesso succede quando arriva all’ordine del giorno nel dibattito pubblico il tema caccia, troppo spesso polarizzato in due orientamenti opposti, l’abolizione dell’attività venatoria e la difesa della caccia sino al bracconaggio, ieri sera abbiamo potuto assistere a un dibattito a 360° che ha restituito dignità a questo mondo, rendendolo protagonista di una complessità di ecosistemi. – ha commentato Guido Dellarovere, Presidente Federazione della Caccia Regione Piemonte – Rispetto al 1992, siamo di fronte a problemi che ormai coinvolgono la salute e l’ordine pubblico, ma anche la salvaguardia dei pascoli e dell’agricoltura. Una caccia sostenibile e regolamentata può, in questo contesto, apportare solo benefici alla preservazione dell’intero eco-sistema e della biodiversità”.
Ufficio stampa FEDERAZIONE DELLA CACCIA Regione Piemonte
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