In attesa di tempi migliori, il servizio ferroviario locale sta registrando anche nelle ultime settimane del suo peggio, con 150 passeggeri pendolari e un treno locale che ne può contenere la metà (con persone stipate all’interno).
In questo contesto di disservizi, costante, fastidioso, incredibile persino, per persone che pagano anche migliaia di euro all’anno per l’abbonamento al trasporto pubblico, per poterne usufruire al meglio, qualche eroe moderno esiste.
In questo clima di treni zeppi di passeggeri paganti, qualcuno non lo è.
E non è una questione di razzismo quello che sto per dire, ma di equità sociale. Il fatto è noto a tutti i viaggiatori sulla Novara-Biella.
Ad ogni stazione si presentano una serie di soggetti (neri, ma non sono poi così sicuro che siano migranti, perché potrebbero essere quelle persone che chiedono soldi fuori dai supermercati e che non hanno nulla a che fare con i richiedenti asilo) senza biglietto. E vogliono salire a tutti costo.
Di solito lo fanno, ma ogni tanto c’è qualche controllore che, eroicamente, fa rispettare la legge e le regole.
Ma con enorme fatica, come è successo negli ultimi giorni a quello che definisco un “eroe” dei nostri giorni, deriso e sbeffeggiato se non addirittura minacciato da persone che non hanno alcun diritto e che troppo spesso, senza queste persone, riescono nel loro intento di viaggiare gratis. Dovremmo iniziare ad essere tutti più attenti, non lasciare solo a queste persone il compito di far rispettare le regole.
Sarebbe tutto più facile.