IL DARDO DEL 13 MARZO: A CASTELLETTO CONTRO I CACCIATORI E LE AZIENDE VENATORIE SOLO PER VISIBILITA’

Se un gruppo di 11 persone di Castelletto Cervo ritiene di dover ottenere visibilità pubblica, non è necessario che mettano in scena un teatrino contro i cacciatori esibendo striscioni: avrebbero potuto dirlo e avremmo trovato il modo di donare loro 5 minuti di notorietà in altro modo.

Il fatto vero, a parte le battute, è che le aziende venatorie, come quella attaccata pubblicamente dai residenti castellettesi (o da una piccola minoranza di loro) sono riconosciute dalla legge.

Non si tratta di luoghi dove regna incontrastato l’abuso e il caos, come la lettera dei signori pubblicata lunedì 11 marzo da Eco di Biella vorrebbe far credere.

I cacciatori, inoltre, sono persone per legge integerrime, non delinquenti pronti ad appostarsi nel giardino di casa d’altri. E lo sono perché se così non fosse non gli verrebbe concesso il porto d’armi, tanto per fare un esempio.

Queste persone sostengono che gli spari si sentono vicino a casa.

Ma sanno davvero quantificare la distanza di uno sparo?

E’ piuttosto normale che se l’azienda venatoria ha sede nei pressi, gli spari si sentono in modo distinto, ma da qui a stabilire che siano fuori dagli spazi consentiti ci passa davvero molto.

E la conferma viene da loro stessi quando dicono che i controlli dei carabinieri saranno intensificati, così come dal fatto che gli enti non sappiano cosa fare.

Nel primo caso, immagino che se a fronte di verifiche non si siano mai trovate irregolarità, evidentemente deve essere perché non ci sono.

Nel secondo caso perché se tutto viene fatto con le corrette autorizzazioni, non possono esserci responsabilità da assegnare.

E se davvero questi signori immaginano che ci siano illeciti, allora piuttosto che rivolgersi ai giornali si rivolgano alle autorità per sporgere denuncia.

Posso anche comprendere che i cacciatori non siano visti bene da alcuni, ma pagano le tasse allo stesso modo di questi signori e anche di più per cacciare. Non posso accettare che in modo superficiale vengano accomunati a delinquenti: questo schema, davvero, sta diventando piuttosto stantio.

Ci sono leggi rigorose, che vengono rispettate. Tutto il resto è bassa propaganda.