IL DARDO DEL 12 LUGLIO: I SEGRETARI COMUNALI NON DOVREBBERO ESSERE SUPER PARTES?

Cristina Patelli: “I documenti del prossimo Consiglio a Ronco non mi sono stati consegnati per delega per precisa decisione del Segretario Ceretto, che non si è limitato a non adempiere a un suo dovere ma ha aggiunto lesive valutazioni sulla sottoscritta. Ho scritto dell’accaduto a Prefetto e al  Ministro dell’Interno.

Trovo questi comportamenti non adatti a un uomo delle Istituzioni”.

La vicenda è piuttosto semplice: Questa mattina  impegnata come Parlamentare alla cerimonia della del 202 anniversario della Polizia Penitenziaria  l’on. Cristina Patelli delega una sua collaboratrice al ritiro degli atti che si riferiscono al Consiglio comunale di Ronco del prossimo 15 luglio.

Già il fatto che non vengano inviati via Pec lascia perplessi, nel 2019, ma il fatto che il Segretario comunale lasci detto agli uffici di non consegnare nulla a persone terze, se non alla Patelli in persona, neppure se munite di deleghe, risulta essere un inasprimento del tutto ingiustificato e supportato da alcuna norma.

Spiega Patelli: “E’ vergognoso che il Segretario abbia dato disposizioni in tal senso. Sono impegnata ad espletare il mio incarico parlamentare e non posso personalmente recarmi in Comune. Poco male, ho dei validi collaboratori. Se però le deleghe firmate non hanno valore, allora il problema si pone. E se fosse solo per questo mi sarei limitata a segnalare al Prefetto la questione, ma il Segretario comunale Cesare Ceretto si è rilevato ancor più lesivo nel momento in cui, contattato dal mio collaboratore parlamentare, senza alcuna motivazione legislativa, ha aggiunto parole gravi sulla mia persona e sul mio ruolo di parlamentare. Ha successivamente affermato direttamente a me di imparare a fare il mio mestiere, ma in realtà è proprio lui a dover imparare ad essere un buon Segretario, equo e super partes, cosa che questo atteggiamento non dimostra.

Una tale presa di posizione, anzi, è un pessimo esempio per un uomo delle Istituzioni, che dovrebbe ascoltare i cittadini e non insultarli. Non so se ci siano gli estremi per l’abuso d’ufficio, ma certamente si tratta di un comportamento maleducato arrogante e prepotente, assolutamente vergognoso, l’opposto dell’esempio che dovrebbe dare un Segretario”.

Al momento i documenti  sono in possesso della Patelli che per averli è dovuta correre in “zona Cesarini” a ritirarli personalmente in Comune, “E dire che, fra le cose che dovrebbe imparare il Segretario, c’è l’utilizzo della tecnologia, come avviene in molti altri Comuni. Al di là del fatto personale nei miei confronti, ancora sprechiamo carta quando si potrebbe, come avviene altrove, fornire ai Consiglieri i documenti in formato elettronico. Che impari questo il Segretario, anziché dire a me di imparare a svolgere il mio incarico di parlamentare.

Si dedichi alla dematerializzazione reale e non soltanto sulla “carta”. Concludo dicendo che, diversamente da quanto non dimostrato dal Segretario, non è difficile reperire pareri della Commissione per l’accesso agli atti amministrativi che rispondendo ad un quesito di un segretario spiega che con delega è possibile consegnare i documenti e invita i Comuni a inviare ai consiglieri via posta elettronica il materiale, per superare qualsiasi fraintendimento.

On. Cristina PATELLI