L’arresto di un gruppo di ex terroristi di sinistra in Francia chiude, finalmente, una delle pagine più tristi della recente storia nazionale. Oltralpe si erano andati a nascondere uomini e donne che, negli anni Settanta e Ottanta, avevano ucciso vigliaccamente uomini in divisa e non che servivano con onore lo Stato, la democrazia, la libertà. Con Matteo Salvini ministro dell’Interno fu arrestato e finalmente estradato Cesare Battisti, condannato per una lunga serie di reati di sangue. Ora questa nuova serie di misure, importanti, che certamente non possono andare prescritte. Si tratta di un’azione di giustizia che segna il trionfo dello Stato di diritto e di quanti, in quegli anni tragici, si batterono contro la violenza di pochi ma pericolosi estremisti.
Ho letto nei giorni scorsi i soliti commenti scomposti da parte di presunti intellettuali, tutti in difesa di persone che si sono inventati una rivoluzione inesistente, uccidendo padri di famiglia e uomini per bene. Parole una volta di più sbagliate e offensive della memoria nazionale.
Anche Biella e il Biellese hanno pagato il loro tributo di sangue negli anni di piombo. E anche Biella ha avuto i suoi “compagni che sbagliano”, come tragicamente qualcuno definiva individui che sparavano alle spalle e proclamavano farneticanti messaggi politici e rivoluzionari.
Sono fiera di appartenere a un Governo che ha messo a segno questa importante operazione di polizia e di giustizia. Nessuna vendetta. E nessun trionfalismo va accompagnato a quanto fatto dallo Stato italiano in sintonia con quello francese. E’ giusto però rivendicare un’appartenenza e applaudire a quelle forze politiche, come la Lega, che credono nella libertà e nella giustizia.
On. Cristina PATELLI