CONCORSO PER DIRIGENTI (AZZOLINA), FINALMENTE LA VERITA’

Trasparenza e (finalmente) verità. Si farà infatti chiarezza sul concorso per dirigenti scolastici avvenuto nell’oramai lontano 2017 e sul quale tanti, anomali, segreti sono stati tenuti per troppo tempo. Un tema molto caro ai noi della Lega di Salvini, che crediamo nella scuola, nel lavoro degli insegnanti, negli studenti e nel valore della meritocrazia. Finalmente sono stati acquisti i documenti relativi al concorso, sul quale molte anomalie e ombre aleggiano da anni.

Un fatto inaccettabile, soprattutto per un ministero nel quale il merito, nel reclutamento dei docenti e nelle valutazioni degli allievi, è un principio fondamentale e irrinunciabile.

Peccato però che, in questo caso, trasparenza e merito abbiano fatto a pugni.

Non è infatti un caso che la segretezza degli atti l’abbiano sempre sostenuta e invocata il Movimento Cinque Stelle e l’ex ministra Lucia Azzolina, che proprio a questo concorso ha partecipato. Ora finalmente attraverso gli atti completi della prova concorsuale, sarà possibile capire se tutto è stato regolare e, soprattutto, se la regolarità delle procedure e delle correzioni sia stata garantita a tutti i candidati e non solo a qualcuno.

Un passaggio prezioso, perché la scuola è stato uno dei settori più colpiti dalla pandemia e che merita una riforma complessiva per sanare atavici problemi, spesso incancrenitisi nell’ultima gestione targata Cinque Stelle e sinistra.

Proprio la precedente, scellerata, amministrazione della scuola ha segnato punti di drammatica ingiustizia sociale. Un esempio su tutti, clamoroso, il concorso straordinario bandito mesi fa mentre molti insegnanti combattevano con il “Covid”, con la beffa incredibile di un vincolo quinquennale per coloro che lo avessero vinto.

Un vero e proprio accanimento contro docenti, allievi e famiglie, praticato con ostinata protervia da parte di chi si dichiarava proveniente dal mondo del precariato e del sindacalismo. Incredibile, ma vero. Al confronto, la storia dei banchi a rotelle, costati cento milioni e finiti nei magazzini delle scuole, è poca cosa. Ed è tutto detto.

Di segno opposto l’azione della Lega di Salvini. La nostra vicinanza al mondo della scuola è reale, nei fatti, riscontrabile attraverso battaglie concrete, come la stabilizzazione dei precari che avrebbe dovuto essere al centro dell’azione politica di chi in televisione con peloso spirito compassionevole sbandierava la durezza dell’emigrazione e del precariato vissuti. I colleghi Sasso e Pittoni stanno lavorando proprio per aiutare insegnanti precari in vista del nuovo anno scolastico. Ora che i documenti del concorso per presidi sono accessibili e consultabili, verificheremo che tutto sia stato regolare. Anche per un ex ministro.

On. Cristina PATELLI