Ho immediatamente segnalato al Ministro dell’Istruzione la situazione che si è venuta a creare al Liceo Classico, Artistico e Linguistico di Biella. Si tratta di una vera e propria emergenza, che nulla ha a che vedere con il Covid, ma che rappresenta una situazione inaccettabile per la città: per i prossimi mesi centinaia di ragazzi e di ragazze dovranno studiare e fare lezione, quasi certamente, in Dad, oppure in spazi esterni alla scuola, recuperati in giro per la città. Servono finanziamenti mirati e un intervento rapido, in un’ottica di programmazione che deve finalmente superare la logica degli stanziamenti a pioggia. E’ stata mia premura segnalarlo al ministro in aula, nell’attesa di una risposta che interessa studenti, famiglie e lavoratori biellesi.
L’imminente inizio delle lezioni è inoltre un’occasione preziosa per esprimere la massima solidarietà ai dirigenti scolastici, che però non può bastare. Serve un’azione politica concreta, che vada loro incontro, poiché sono chiamati a un compito particolarmente delicato. Compito che finora hanno svolto dimostrando grandi capacità e splendida dedizione al lavoro.
Entro nel merito: i dirigenti sono tenuti a verificare quotidianamente che tutto il personale scolastico sia in possesso del green pass e nel caso in cui si riscontri che un dipendente non lo possegga, devono considerarlo assente ingiustificato. Se l’assenza ingiustificata si protrae per 5 giorni, il dipendente sarà sospeso dal servizio. Emerge subito, con forza, che il dirigente deve quindi registrare l’assenza del dipendente, ma che non è esplicitato in alcun modo che possa impedirgli l’accesso a scuola, lasciando quindi al lavoratore la possibilità di creare problemi alla salute della comunità scolastica.
Dalle note tecniche diffuse dal Ministero, si legge che la violazione del dovere di possesso ed esibizione della certificazione verde è sanzionata in via amministrativa dai dirigenti scolastici, quali “organi addetti al controllo sull’osservanza delle disposizioni per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro”. E’ però doveroso considerare che, soprattutto in un’ipotesi di contenzioso, difficilmente la sospensione dal servizio potrà configurarsi come sanzione amministrativa essendo facilmente riconducibile alla fattispecie dei provvedimenti disciplinari che non possono essere comminati dai dirigenti scolastici, bensì dall’Ufficio scolastico regionale.
Sui dirigenti scolastici, insomma, grava il pericolo di dover rispondere di danno erariale nel caso in cui nominino un supplente per sostituire il dipendente sospeso e quest’ultimo rientri a scuola senza adeguato preavviso, ma in possesso di green pass, generando la compresenza di due figure su uno stesso posto. Serve quindi un’azione immediata di correzione da parte del Ministro, di cui è apprezzabile lo sforzo per una ripartenza della scuola in sicurezza e soprattutto in presenza da parte d’insegnanti e alunni.
La questione però va chiarita e risolta, al fine di mettere i dirigenti scolastici nella migliore condizione possibile di svolgere il proprio incarico.
L’anno scolastico oramai imminente è, infine, occasione per ribadire alcune delle priorità della Lega Salvini: l’estensione dell’uso dei tamponi salivari rapidi per rafforzare il monitoraggio e il tracciamento; la soluzione dell’annosa questione dei docenti precari attraverso le stabilizzazioni in ruolo e il cosiddetto “P.a.s.”; la contrarietà all’obbligo vaccinale per il personale della scuola; il contrasto alle classi pollaio, anche ricorrendo alle risorse previste dal PNRR per migliorare la qualità della didattica.
Qualcosa è stato fatto e ne diamo atto al Governo. I nostri giovani, le famiglie italiane, i lavoratori della scuola però meritano uno sforzo in più.
On. Cristina PATELLI
componente VII commissione parlamentare
cultura – scienza – istruzione – sport
referente Scuola per la Lega Salvini Premier Piemonte