Sono rimasto colpito dalle affermazioni del segretario del Partito democratico Paolo Furia, che parla di “dignità della Giunta regionale”. Il segretario regionale del Pd inveisce contro gli assessori biellesi Chiara Caucino e Elena Chiorino, a sua detta colpevoli di litigare e, non solo, ma anche a mal occuparsi delle vicende che le riguardano e quindi, cito nuovamente, rilevando “inadeguatezza personale a ricoprire il ruolo” e “scarsa consapevolezza dei limiti entro cui debbono operare”.
Lo spunto del segretario dem arriva dalla nomina di Serpieri a Biella o, meglio, sui gossip della nomina stessa, visto che mai documento ufficiale è stato prodotto dalla giunta regionale a riguardo, mi sembra. O almeno di quello non si è parlato.
Ormai la politica rancorosa dell’andare contro l’avversario a tutti i costi supera i limiti dell’ufficialità e si affida ai pettegolezzi (vedasi a Biella la vicenda Torino, che ora arriverà in città come promesso).
Furia, in una polemica lettera ai giornali cita Susta, Ronzani e persino Pichetto (uomo di destra) considerandoli migliori di Chiorino e Caucino. Mi sembra un po’ eccessivo.
Intanto perché i tre politici citati, politici di professione da sempre e nati politicamente nella Prima Repubblica, hanno semplicemente vissuto e masticato più “mestiere” delle due giovani biellesi ora impegnate in Regione. Chissà, fra vent’anni, il giudizio su di loro sarà esattamente lo stesso che sentenzia Furia oggi, ma oggi il giovane dem non può permettersi un accostamento del genere.
Lui stesso deve ancora dimostrare di che pasta è fatto visto che, al di fuori delle segreterie e dei palazzi politici, il suo curriculum politico/amministrativo parla solo di una esperienza come consigliere comunale a Biella. Bisogna forse considerarlo meno preparato di Susta e Ronzani solo per questa ragione? Io non credo. E mi fa specie che lui invece, parte in causa di un medesimo potenziale ragionamento, parli così.
Vengo poi anch’io alla sfera dei pettegolezzi, ma soltanto per onor di cronaca.
Mi ha colpito come il giovane Furia non abbia citato, tra i consiglieri regionali biellesi il da poco uscito Barazzotto. Lasciando il Pd, peraltro, Barazzotto a Furia ha fatto senz’altro un favore, andando a scegliersi un partito dal quale non potrà incidere certamente sul panorama politico regionale e locale visti i decimali di consenso.
Se oggi sono iniziati i lavori di elettrificazione della Biella-Santhià, se si vuole essere intellettualmente onesti, buona parte del merito iniziale va proprio a Barazzotto.
Altri poi di questi tempi cercano di prendersi la medaglia, ma durante il suo mandato regionale Barazzotto ha creato le condizioni affinchè si mettessero al tavolo tutti quegli attori del territorio che poi hanno finanziato il progetto.
E quindi non ho capito: Furia non lo ha citato per dimenticanza, oppure lo equipara nella sua testa a Chiorino e Caucino?
E quindi, quali sono i valori che Furia considera meritevoli di giudizio positivo?
Sono domande alle quali probabilmente non avrò mai risposte.