LEGAMBIENTE: NO GRAZIE

Non parteciperò al confronto organizzato dal circolo biellese di Legambiente.

E non per una mancanza di considerazione degli altri candidati, ma in ragione del pregiudizio e dell’intolleranza degli organizzatori di Legambiente nei confronti del segretario del partito che ho l’onore di rappresentare.

Nel luglio 2019 Legambiente ha denunciato Matteo Salvini per sequestro di persona e si è costituita parte civile nel processo sul caso della nave Gregoretti. Stessa cosa ha fatto per la nave Open Arms, e ricordo che per questo il mio Segretario il 16 settembre sara nuovamente atteso nell’aula bunker di Palermo, l’aula dove si processano i mafiosi. E rischia, grazie anche a Legambiente, 15 anni di carcere per aver fatto il suo dovere, difendere i confini e salvare vite. Ricordo a Legambiente che il tribunale di Catania, per il caso Gregoretti, ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Matteo Salvini.

La stessa procura della Repubblica ha chiesto l’archiviazione evidenziando chiaramente la pretestuosa e strumentale iniziativa di Legambiente, che aveva il solo scopo di attaccare e delegittimare le iniziative dell’allora ministro dell’Interno a difesa dell’Italia. Non paga, Legambiente ha chiesto il ritiro dei decreti sicurezza, definendoli liberticidi della libertà dei cittadini. A Legambiente suggerisco di andare a farsi un giro nell’hotspot di Lampedusa, come ha fatto Matteo Salvini questa settimana.

La palese distanza siderale tra me e Legambiente e l’ostilità pregiudiziale di questa associazione nei confronti del mio partito, che non è mai venuta meno in questi anni mi impone di rifiutare con piacere l’invito ipocrita di Legambiente, associazione politicizzata che pregiudizialmente e sistematicamente è contraria a tutte le iniziative rivolte alla modernizzazione delle politiche energetiche del Paese, salvo poi lamentarsi della mancanza di indipendenza ed efficacia del sistema energetico italiano.

Critica che rivolgo anche a proposito degli organizzatori biellesi: da mesi stiamo convivendo con il gravissimo problema della siccità e mi riferisco al caso del possibile ampliamento della diga in alta Valsessera, tema centrale per le politiche ambientali del nostro territorio, ricordando che quando ho proposto una discussione seria, oltre al silenzio di tanti, da Legambiente ho ricevuto in cambio solo ostilità. La logica ideologicamente schierata promossa da Legambiente contro opere e attività di interesse pubblico, trascura i benefici per i concittadini, in perfetto stile NIMBY (“Non nel mio cortile”).

Ero e sarò sempre disponibile ad affrontare i temi ambientali, in particolare quelli legati al nostro territorio, ma senza le speculazioni strumentali e la disonestà intellettuale che caratterizzano questa circostanza, secondo lo stile al quale purtroppo Legambiente sembra essere affezionata.

On. Cristina PATELLI

componente VII commissione parlamentare

cultura – scienza – istruzione – sport

referente Scuola per la Lega  Salvini Premier  Piemonte