IL DARDO DEL 9 DICEMBRE: DISCARICA DI AMIANTO A SALUSSOLA… IL MINISTRO RISPONDA

COMUNICATO STAMPA

Patelli interroga il Governo sulla discarica di amianto prevista a Salussola (Bi): “Sovradimensionata per il territorio e con alcune criticità. La gente non la vuole, specie al centro della coltivazione dop del riso di Baraggia, l’unica dop risicola italiana”.

La vicenda della discarica di amianto sbarca in Parlamento con un’interrogazione dell’onorevole leghista Cristina Patelli.

Nel testo che verrà presentato all’aula la biellese ripercorre l’iter che ha portato, recentemente, alla sentenza del Tar che di fatto dà ragione alla società proponente, ribaltando il giudizio negativo espresso da un’apposita conferenza dei servizi. Patelli interroga il Ministro per sapere se sia a conoscenza del progetto di costruzione del sito di stoccaggio di rifiuti in cemento-amianto nel territorio di Brianco, Salussola.

Spiega l’onorevole: “La discussione sulla discarica di amianto sta lievitando di interesse in Provincia di Biella. Ambientalisti e associazioni contrarie stanno raccogliendo firme e organizzando marce di protesta. Credo che sia più che legittimo chiedere quali siano le posizioni del Governo in merito alla costruzione di una discarica con volumi importanti di stoccaggio, ben superiori al fabbisogno del Biellese.

Una discarica richiesta dai proponenti in un luogo non indicato, peraltro, fra i luoghi che la Regione Piemonte ha deputato idoneii ad ospitare una discarica di amianto. Inoltre, visto le diverse perplessità rilevate in corso di analisi, mi domando se non vi siano le motivazioni per rivedere la positiva valutazione data dal Ministero dello Sviluppo Economico nei riguardi del progetto”.

Patelli infine si domanda se: “la grandissima sollevazione popolare contraria alla discarica debba essere considerata quale elemento di giudizio riguardo l’opportunità di costruzione della discarica di materiale evidentemente pericoloso, perché credo che come valutazione aggiuntiva sia importante anche ascoltare la voce di un territorio”

E poi conclude: “C’è poi un aspetto non affatto secondario: la discarica è prevista in mezzo alla zona di coltivazione del riso dop di Baraggia, l’unica dop risicola italiana. Credo che anche questo aspetto vada considerato e ponderato molto bene”.

On. Cristina PATELLI