SCUOLA “QUANDO I DECRETI SI DISCUTONO PRIMA DA FAZIO”

Patelli: “La deriva autoritaria del ministro Azzolina va contro la scuola che dovrebbe difendere. E penalizza insegnanti e studenti. La mancanza di confronto del Ministro è vergognosa”.

“La ministra Azzolina continua a girare per i salotti e le trasmissioni televisive, con una bozza di decreto, dimenticandosi il concetto di democrazia. Non presenta i contenuti in Commissione cultura, ha bloccato l’organo del Consiglio Superiore dell’Istruzione, non ha coinvolto le Regioni e non ha ascoltato insegnanti e studenti. Nulla. Si è, in una sola frase, dimenticata che lei da sola non è il mondo della scuola. Inoltre, cosa altrettanto grave, il decreto che va sventolando è deleterio sia per gli studenti sia per gli insegnanti, specie quelli precari”.

E’ duro l’attacco dell’onorevole Cristina Patelli al ministro della Scuola Lucia Azzolina, rea, secondo la parlamentare della Lega, di voler coscientemente penalizzare centinaia di migliaia lavoratori del mondo della scuola. “Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria reale e seria – prosegue Patelli – ma non è comunque tollerabile che scelte così importanti, che ricadono sulle spalle dei lavoratori, non possano essere discusse in Parlamento e si debbano ascoltare tramite la trasmissione televisiva di Fabio Fazio. Come in un regime, l’opposizione viene totalmente scavalcata, un’opposizione che ha sempre fatto il proprio dovere e che avrebbe molto da dire.

Vorrei sapere cosa realmente ne pensa la silente sinistra, al Governo con i 5 Stelle, di queste scelte, la stessa sinistra che un tempo difendeva il sindacato e i lavoratori e oggi tace di fronte alle scelte autoritarie della ministra che appoggia”.

Conclude Patelli: “Proclamare a inizio aprile, come ha fatto Azzolina, che la scuola non si svolgerà più in presenza, e che gli studenti passeranno l’anno, è un gesto irresponsabile, quando tutti gli insegnanti, di ogni ordine e grado, si stanno prodigando per portare avanti le lezioni a distanza e predisporre verifiche formative e interrogazioni.

Lo sforzo per gestire questa situazione, da parte di insegnanti e studenti, è molto alto e derubricare tutto ad una semplice formalità, mandando tutti all’anno successivo, non è rispettoso del mondo della scuola che Azzolina dovrebbe rappresentare. Non solo: quest’anno si dovrebbero svolgere le procedure di istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze, che solitamente si tengono ogni tre anni. Ebbene, ci sono migliaia di insegnanti che da tre anni si stanno impegnando, investendo tempo e denaro per aumentare il proprio punteggio e poter entrare nel mondo della scuola, ancorché da precari.

Ebbene il tempo e il denaro investito da queste persone in formazione, master, e ore di cattedra ottenute a spizzichi e bocconi non viene tenuto in considerazione. E per queste migliaia di insegnanti si prospetta un altro anno di attesa e di difficoltà, che si va ad unire ai danni causati dalla crisi del coronavirus. Per tutto questo non vi è stato confronto e la ministra Azzolina dovrebbe vergognarsi, proprio lei che nel mondo della scuola è stata precaria e dovrebbe sapere che cosa significhi, ma evidentemente quando si arriva nella stanza dei bottoni si dimentica tutto”.

On. Cristina PATELLI