Amici cacciatori,
quello che sto per scrivere, anche se siamo a ridosso del primo aprile non è un “pesce”. Qualcuno, quando leggerà potrà avere il dubbio, ma non è così.
Dopo una attenta valutazione della situazione, infatti, considerato il periodo straordinario che stiamo vivendo, ritengo sia opportuno contribuire a creare il clima migliore per aprire un dialogo costruttivo. Sto parlando del regolamento generale CABI1 che il Comitato ha proposto in modo che possa davvero intercettare le esigenze di tutti i cacciatori. Sebbene votandolo sono certo che passerebbe con la maggioranza dei voti del Comitato, ma non piacerebbe alla maggioranza dei cacciatori. E quest’ultima è la cosa importante che va davvero presa in considerazione.
L’associazione venatoria che rappresento in seno al comitato di gestione (Federcaccia) mi ha chiesto di rivedere la mia posizione in merito alla bozza ed è una richiesta che, dopo aver parlato con molti cacciatori, condivido e accetto.
Il mio esperimento di inviare una bozza nasceva già con le intenzioni di aprire un laboratorio di idee tra tutti noi per migliorare e modificare quanto da me proposto. Non voglio più entrare sulla veridicità delle firme della petizione di protesta, per me è acqua passata, ma è mio compito lavorare per cercare di accontentare la maggioranza dei cacciatori, rispettando le esigenze dell’ente.
Le tariffe non si dovranno per forza aumentare, ma si potrà, e dovrà, intervenire su dei tagli economici. Tagli che, questo consentitemelo, spetteranno al comitato di gestione.
Qualcuno (tanti) sarà contento di aver vinto la battaglia, avendomi convinto a mettere in archivio la bozza di regolamento: io non la vedo così. I gruppi di persone discutono al loro interno, un peccato vero sono le discussioni fatte a mezzo stampa anziché al nostro interno nei luoghi deputati a farlo. E dico questo perché un rappresentante provinciale di una associazione venatoria (che dovrebbe rappresentare i cacciatori), a suo tempo aveva approvato la bozza di regolamento per poi chiedermi successivamente di ritornare sui miei passi. E’ questo comportamento che non condivido.
Io sono il presidente di tutti, non voglio assolutamente che il mio nome sia descritto come quello di una persona che a tutti i costi vuole fare ciò che vuole. Ho sempre voluto, e voglio continuare a farlo, lavorare insieme per accontentare la maggioranza dei cacciatori.
Queste sono in sintesi le ragioni per le quali ho deciso di archiviare la bozza che vi ho inviato. La scadenza del 30 aprile è vicina, tuttavia credo che ci sia sufficiente tempo per apportare quelle modifiche che soddisfino tutti i cacciatori, in modo che serenamente chi pagherà la quota lo farà volentieri e contento di farlo.
Nei prossimi giorni vi invierò un questionario dove tutti i cacciatori potranno singolarmente esprimere le proprie idee sulle modifiche alla bozza di regolamento. La base di lavoro sarà il regolamento 2019/2020, al quale apporteremo le indicazioni che raccoglieremo dai cacciatori.
Chiedo collaborazione da parte di tutti voi per costruire un regolamento condiviso e utile, per il bene della nostra passione, dei cacciatori e del nostro CABI1.
Ognuno ha perso tanto tempo per scrivere critiche sui vari gruppi social e il sottoscritto a leggerli. Mi dispiace sinceramente aver visto tanta acredine, ma lo ripeto in circostanza: sono sempre stato e sarò sempre a disposizione di tutti. E’ per questo che a leggere certe affermazioni non vere fa davvero male.
Non serbo rancore con nessuno e spero che da oggi si apra una nuova pagina sulla gestione del nostro CABI1. Chi d’altra parte non ha il coraggio di cambiare idea difficilmente impara qualcosa da questa vita.
Confido nella vostra collaborazione e vi saluto cordialmente
Guido DELLAROVERE