COMUNICATO STAMPA
Cristina Patelli commenta piuttosto duramente il DPCM firmato ieri dal Primo ministro Conte:
“Non capisco i salti di gioia per il decreto Conte che stabilisce di erogare in due tranche, ai Comuni, la prima delle quali a fine maggio. In quell’occasione saranno erogati 4,3 miliardi dei 6,5 che sono destinati al Fondo di Solidarietà Comunale. Sono soldi che i Comuni già adoperano investendo nei propri bilanci e che ora verranno usati per l’emergenza.
Tuttavia si tratta di aiuto relativo, molto parziale, assolutamente insufficiente perché non sono soldi in più, ma già dovuti. Bisogna fare invece molto di più, non scostarsi appena un poco dall’ordinario. Siamo in una situazione talmente seria che servono prese di posizione forti, serve davvero buttare il cuore oltre l’ostacolo, non restare in posizioni conservative: non è più tempo. Non prendiamoci in giro, perché fare annunci dove si vuole far credere che si stiano destinando soldi ai Comuni che sono già dei Comuni, è una presa in giro. O comunque una mancanza di responsabilità. Oppure non si sa di cosa si parla, e sarebbe ancora peggio.
Stendo poi un velo pietoso sui 400 milioni destinati ai bisogni alimentari. Sarebbero una manciata di euro per persona se fossero per tutti, ma non sarà così. I Comuni dovranno poi individuare a chi destinarli, a quali nuclei famigliari disagiati e la quota avrà un tetto che equivale ad un paio di spese al supermercato. E’ evidente che se si deve pensare ad aiuti di questo genere, in tempi di crisi, le famiglie da considerare sono ben superiori a quelle che già nella normalità sono in difficoltà. Mi sembra persino puerile farlo rilevare. Così non va, mi dispiace. Abbiamo molta strada da fare!”