IL DARDO DEL 30 OTTOBRE: INTERROGAZIONE SUI DOCENTI OCCUPATI NELLE SCUOLE PARITARIE

Il concorso straordinario per la scuola secondaria approvato nei giorni scorsi dal CdM prevede che la partecipazione alla procedura del concorso straordinario sia riservata ai docenti che, tra l’anno scolastico 2011-2012 e quello 2018-2019 abbiano svolto, su posto comune o di sostegno almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive.

Le annualità sono tuttavia valide se il servizio svolto è di almeno 180 giorni oppure interessa un servizio continuativo dal 1° febbraio fino al termine delle lezioni con svolgimento degli scrutini finali, inoltre tali annualità devono essere state svolte esclusivamente in scuole statali;

L’onorevole Cristina Patelli, contro il provvedimento, ha scritto un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione: “La parte finale delle premesse rappresenta un’intollerabile discriminazione oltre che verso una tipologia di scuola riconosciuta dall’ordinamento statale – quella paritaria –, anche e soprattutto verso il personale che lì vi insegna e che la sostiene quotidianamente.

Mi sono giunte infatti numerosissime segnalazioni da parte di docenti occupati nelle scuole paritari i quali, a parità di percorso formativo e di anzianità di servizio, si vedono tagliati fuori dalla procedura di abilitazione”.

L’onorevole della Lega prosegue poi valutando la situazione nel suo insieme e non in modo parziale: “Occorre specificare che molti docenti che si trovano in questa situazione hanno scelto di rifiutare le tante convocazioni statali al fine di produrre una continuità didattica ed educativa, a garanzia dei propri studenti, garantendo loro un percorso ben delineato, uniforme e privo di altalenanti condizioni che spesso hanno un effetto deleterio sulla loro formazione. Le scuole paritarie, oltre ad essere equiparate a quelle pubbliche, sono oggi insostituibili per garantire e gestire l’educazione scolastica del Paese, svolgono un servizio pubblico e sono inserite nel sistema nazionale di istruzione: per gli alunni, la regolare frequenza della scuola paritaria costituisce l’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

Nelle scuole paritarie, poi, il tasso di precariato è molto alto in quanto la scuola paritaria, in mancanza di docenti abilitati, è costretta ad assumere docenti laureati solo a tempo determinato, dovendo rispettare la norma per la quale l’assunzione a tempo indeterminato sia possibile solo per docenti forniti di abilitazione”. Quali siano le motivazioni per le quali il concorso straordinario è stato reso inaccessibile ai docenti delle scuole paritarie che abbiano maturato, come i colleghi statali, almeno 3 anni di servizio e i 24 cfu, l’onorevole Patelli chiede al ministro dell’Istruzione se “sia possibile valutare la possibilità che gli anni svolti nella scuola paritaria siano validi in fase di ricostruzione carriera, esattamente come quelli nelle scuole statali e garantire l’abilitazione ai docenti che, pur avendo superato la prova scritta con 7/10 e non rientrando nei 24.000 posti, hanno supplenza annuale in una qualunque scuola del servizio nazionale di pubblica istruzione sia essa statale o paritaria”.

On. Cristina PATELLI

Clicca per leggere interrogazione docenti paritari