IL DARDO DEL 28 dicembre 2024 – Ciao 2024

Ciao 2024
Un anno di gesta politiche sicuramente da ricordare, iniziato come un film di Morricone alla festa di capodanno in quel di Rosazza, con un colpo di pistola nella coscia di un commensale: “un pistola con in mano la pistola”.
Altra pregevole azione politica che tanti biellesi ricorderanno è stata quella di recuperare, a 6 mesi dalle elezioni, le multe non pagate, “solo” 5 milioni di euro che, con cartelle e pignoramenti, sono entrate nelle case dei biellesi che, sicuramente, si saranno ricordati dell’assessore al bilancio della Lega (ora passato a Fratelli d’Italia) quando a giugno sono entrati in cabina elettorale.
Si risolve anche l’annosa questione dei parcheggi a pagamento dell’ospedale, con il risultato di far pagare i cittadini: giusto o meno che sia, ancora una volta è l’utente finale a dover tirar fuori i soldi.
E alla fine, in zona Cesarini, dopo mesi di finti litigi, per paura di perdere un posto sul treno del Centro Destra, anche i duri e puri contrari al centro commerciale Le Vette calano le braghe e finiscono per approvare l’ennesimo centro commerciale a ridosso della città capoluogo.
Nel mentre parte la campagna elettorale e i sondaggi danno il centro destra favorito: con una maestria degna della Prima Repubblica, il buon Gentile torna con il centro destra e la rinforza più di quanto si prevedesse. Fratelli d’Italia, preso atto che la Lega avrebbe voluto cambiare sindaco puntando sull’uscente assessore coniuge del segretario, alza la posta dicendo che, se si cambiava il candidato Corradino, allora la scelta sarebbe spettata ad uno di loro: cosi è stato e Marzio Olivero, al primo turno, è diventato sindaco di Biella. Grande risultato per i meloniani, lega allo sbando con due soli consiglieri confermati, e italo forzuti che accusano il colpo ma riescono a tenere botta superando i padani in percentuale. Sinistra e pentastellati non pervenuti. In Regione si riduce il numero di rappresentanti in Giunta, dove rimane la Chiorino e in Consiglio Caucino e Mosca vengono sostituiti da Zappalà e Rocchi, grazie al prezioso autogoal di Forza Italia che non riesce a presentare i propri candidati e raccoglie i voti dei moderati finendo, quasi a sorpresa, sugli scranni di Palazzo Lascaris. In Europa zero risultati: gli appelli a convogliare i voti per avere un biellese a Bruxelles è fallito miseramente.
Giunta regionale fatta a tempo di record e, come d’incanto, sono sparite le boutade di Corradino e Biella non è più al centro dell’attenzione nazionale per iniziative folcloristiche che hanno portato solo a dibattiti giudiziari finiti nel nulla, ma sicuramente togliendo forza e l’iniziativa per ben amministrare la città.
Lo sport conosce fama nazionale con l’arrivo del Giro che, ormai a livello mondiale, conosce Oropa per le gesta di Pantani, e anche questa volta è stato un successo importante per tutto il biellese. E da allora normale amministrazione, funivia che verrà finita chissà quando, funicolare che non funziona e minoranza inesistente, insomma siamo tornati ad essere una piccola provincia senza più alcun risalto negativo nazionale.
I sette milioni di fondi promessi e arrivati al Santuario fanno ben sperare, l’anno nuovo ci darà la possibilità di conoscere meglio l’esecutivo cittadino, anche quell’assessore che forse non si è ancora reso conto di farne parte, troppo preso nelle sue mansioni di medico.
Buon 2025 a tutti, che sia un anno di grandi successi per il nostro territorio.

@ildardo

@guidodellarovere