Davide Zappalà è quello che a livello locale si può considerare un politico navigato.
In Fratelli d’Italia stretto collaboratore di Andrea Delmastro, segretario del partito in Provincia, conta nel suo “palmares” diversi incarichi ed esperienze amministrative.
Quindici anni fa, ancora giovanissimo, già dibatteva in Consiglio comunale tenendo testa a un centro sinistra organizzato e radicato in città da anni.
Poi è stato presidente del Csi Piemonte tra il 2013 e il 2014 e nel corso del suo mandato, interpretato con la morigeratezza con la quale si imbarca in ogni situazione, per poco non riusciva in una trasformazione epocale della struttura, frenato soltanto dalle firme false che mandarono a casa Cota anzitempo (e non dalle mutande verdi come qualcuno ancora oggi ricorda pretestuosamente).
Ciò nonostante provò a razionalizzare il sistema e in molti casi vi riuscì.
E’ stato anche consigliere di quartiere in Riva e poi consigliere provinciale, tutti incarichi che aumentano il suo bagaglio di esperienza.
Oggi si affaccia nella giunta Corradino con un grado di esperienza notevole, capace di dare un apporto decisivo alla causa.
Si occuperà di una materia che necessita di programmazione e visione e Zappalà, per chi lo conosce, sa essere un ottimo gestore.
Corradino bene ha fatto ad assegnargli deleghe importanti perché il segretario di Fratelli d’Italia non tralascia mai i dettagli, con un senso della gestione e dell’ordine esemplari. Per certi versi, dicono quelli ai quali non è simpatico, un fardello ingombrante per il sindaco, poiché molto indipendente.
Certamente, ma anche persona leale, che sa cosa significhi amministrare un comune.