Amico di Hamas, amico degli assassini, falsario, distortore della realtà e della verità.
E’ uno scambio verbale pesante quello che circa 5 anni fa “gli amici di Istralele”, un gruppo di ebrei italiani e di loro sostenitori ebbe su facebook con Sandro Delmastro Delle Vedove .
Perché richiamo questi eventi, in parte così lontani?
In quel periodo collaboravo con l’onorevole biellese e mi colpì molto il modo in cui le argomentazioni contro il suo pensiero e le sue argomentazioni fossero piuttosto pretestuose ed inclini alla violenza. Le stesse persone che oggi si sentono attaccate sul social network, la cui summa è la difesa (sacrosanta, nel caso in cui ci siano gli estremi di pericolo) della senatrice LilianaSegre, non ci mettevano troppa delicatezza nell’insultare il Sandro Delmastro Delle Vedove, e sovente nello sfalsare la sue logiche affermazioni.
Così, in un lungo carteggio si possono leggere argomentazioni oggettive di Sandro Delmastro Delle Vedove e risposte aggressive di chi spesso si mette dalla parte dell’indifeso bersaglio mondiale e non lo è affatto.
E così all’argomentare come gli israeliani uccidessero i palestinesi, di fronte alla citazione di video crudi e inequivocabili, le risposte sono di bassissimo rango: “eliminatelo sto filo macellai”. E perché? Nemmeno le foto in questo gruppo filo israeliano venivano ammesse ad una critica oggettiva eccetto qualche raro caso.
Nel corso della discussione mai il Sandro Delmastro Delle Vedove ha alzato i toni, e invece da parte degli interlocutori è un crescendo, un’ascesa che culmina con frasi quali “lei è un filoislamista, macellaio totalmente ignorante” oppure ancora peggio, da un punto di vista di obiettività, si è visto negare anche le immagini di uccisioni da parte degli isreiani.
In definitiva la storia viene sempre raccontata dalle persone.
E per comprenderla appieno sarebbe necessario ascoltare e confrontare realmente molte fonti e non solo le “fonti amiche”.
Oggi tuttavia avviene molto poco.
E vi è un forte aumento delle posizioni preconcette.
Ricordo con piacere questa discussione in questi momenti in cui pare che solo da una parte si abbia il diritto di poter avanzare protezioni e solidarietà quando da sempre, in realtà, sarebbe sufficiente alzare un po’ il tono critico per accorgersi che gli integralisti sono da tutte le parti e in difesa soltanto del proprio dire.