Ci sono interventi che a prima vista passano un po’ inosservati. O meglio, talvolta finiscono per passare inosservati ed è giusto invece rimarcarli e puntualizzarli.
Scrivo questo “Dardo” perché ci tengo particolarmente a sottolineare come l’on. Cristina Patelli abbia lavorato in modo egregio nel suo comune, dove è consigliere comunale.
Non soltanto quindi l’esperienza in Parlamento la sta giorno dopo giorno rendendo maggiormente consapevole e preparata su una serie di tematiche nazionali (le faccio anche i complimenti per la nomina nella commissione cultura), ma l’onorevole ha dimostrato in queste ultime ore di essere da sempre stata molto attenta anche a ciò che avveniva all’interno del suo paese.
In molti, quando ha perorato la causa dell’evidente incompatibilità della struttura in cui a Ronco avevano collocato quattro famiglie di migranti, le si sono scagliati addosso con epiteti vari, sottolineando, nel più gentile dei termini, che fosse una razzista.
Oggi l’on. Patelli dimostra che il razzismo, cosa fra le più lontane dal suo spirito e alla sua natura, non c’entrava nulla.
Semmai, e le viene giustamente riconosciuto dalla storia, si batteva per una causa assolutamente corretta.
I migranti da Ronco sono stati spostati perché alla fine ha prevalso non certo la sua imposizione ma senz’altro il suo buonsenso, che si è rivelato un atteggiamento lungimirante: quel luogo non è idoneo ad ospitare richiedenti asilo.