$ILVIA ROMANO ANALISI DEL RAPIMENTO

La curiosa patologica ha passato un po’ di tempo cercando di capire qualcosa sul rapimento e il rilascio di Silvia Romano

Silvia Romano viene sequestrata nel villaggio di Chakama, a 80 chilometri da Malindi, non è una zona rischiosa, ma un piccolo villaggio che viene descritto “sonnacchioso”
Collaborava con la onlus Africa Milele che si occupa prevalentemente di infanzia abbandonata.
Il 20 novembre del 2018 un gruppo di 8 persone assalta la sede dell’organizzazione portando via la ragazza.
I sequestratori, di origine somala, vengono definiti delinquenti comuni
Questa la versione ufficiale, ma considerando che tre degli autori materiali del rapimento sono stati arrestati e uno di questi Adnan Omar è uscito dal carcere dietro il pagamento di una cauzione di 26.000 dollari (una cifra enorme per il Kenya, pagata dal padre che di suo non ne aveva disponibilità) fa pensare che l’ormai uccel di bosco sia il capo di una cellula Shabab gli estremisti islamici Somali che agiscono nella fascia dell’Africa orientale e che hanno commesso negli anni molti attentati causando centinaia di vittime.

Silvia viene così portata in Somalia e…iniziano le trattative che l’Italia porta avanti probabilmente non parlando direttamente con gli jihadisti, ma usando la sponda Turca.
La Turchia,infatti, non conta solo di truppe regolari delle forze armate ma manovra migliaia di miliziani di estrazione jihadista. Molti di questi negli anni hanno combattuto in formazioni jihadiste legate ad Al Qaida o all’Isis contro le truppe di Assad, le milizie filo-iraniane Hezbollah e i Pasdaran di Teheran, oltre che contro i russi. Come ben sanno tutti coloro che sono stati in Siria e hanno frequentato il confine con la Turchia.
Nessuno dice nulla perché questo torna comodo una volta a Obama e alla Clinton, una volta all’Europa: Germania, Francia, Gran Bretagna, o alle monarchie del Golfo come il Qatar per fare la guerra in Siria al regime di Damasco.
Quindi tutti zitti.
E la Turchia così negli anni ha assunto un ruolo sempre più fondamentale.
Sono potenti
Da ieri dobbiamo un favore alla Turchia e mi preoccuperei di più di questo che non di quella ragazzina finita al centro di un gioco di cui sinceramente credo non abbia capito un piffero.

Silvia GILARDI