IL DARDO DEL 12 GENNAIO BIS: NON SI COPIANO LE TESI

COMUNICATO STAMPA

Patelli, Lega: “Azzolina riferisca al Parlamento e se le accuse sono vere si dimetta. Il caso di plagio della tesi dimostra l’assenza di etica e di rispetto per il mondo dell’istruzione”.

“La Ministra della Scuola Lucia Azzolina, se le accuse di Repubblica di aver plagiato testi altrui e di manuali specialistici nella propria tesi per l’abilitazione a diventare insegnante fossero vere, si dovrebbe dimettere immediatamente. In ogni caso, che venga con urgenza in Parlamento a riferire, perché quanto riportato dal giornale La Repubblica è molto grave”. A parlare in questi termini è la parlamentare della Lega e componente della Commissione Cultura e Istruzione Cristina Patelli.

“Non si tratta di una semplice leggerezza: falsificare i propri lavori scopiazzando, non soltanto trasmette il poco senso del valore e dell’etica della persona, lo scarso rispetto in ciò che si fa, ma restituisce la considerazione che Azzolina può avere del mondo dell’Istruzione, ossia non un settore che va amato e compreso per essere migliorato, ma al contrario umiliato con il plagio. Non ero convinta appena nominata che fosse la persona giusta per questo incarico, avendo peccato in più di un’occasione di inopportunità, ma in questo caso ci troviamo di fronte ad un fatto molto più grave, che si sposta su un piano molto diverso. Che Azzolina chiarisca, se è in grado, la sua posizione e se, come sembra provato con esempi dal quotidiano le accuse sono vere, abbia il coraggio di salvare almeno la faccia dimettendosi immediatamente. Fa specie che il ministro di un partito che ha fatto della parola “onestà” il proprio cavallo di battaglia consenta a chi onesto sembra non esserlo di occupare ruoli di vertice al suo interno e di responsabilità per il Paese. Gli italiani non si meritano più di essere governati da persone mediocre e per giunta non trasparenti. Nei Paesi civili quando si viene coinvolti in questi scandali si ha la buona creanza di dimettersi. In Italia non avviene mai, ma questa volta lo chiederemo con forza perché è ora di dare esempi positivi agli italiani”.

On. Cristina PATELLI