HANNOVERSCHER SCHWEISSHUND – SEGUGIO DI HANNOVER

L’Hannoverscher Schweisshund, in italiano segugio di Hannover o segugio annoveriano, è una razza canina proveniente dal nord della Germania. Sembra sia stato selezionato nell’Ottocento, in Sassonia, da un guardacaccia di Hannover, utilizzando il segugio di Harz e un antico e non meglio precisato segugio tedesco. 12933137_10208856050349319_4810694563089690262_n

Discende quindi dai vecchi segugi medievali, specializzati nella ricerca su pista di sangue (soprattutto nella caccia al cervo).

Quata razza è stata usata come base per la selezione del Bayerischer Gebirgsschweisshund (segugio bavarese).

 Il segugio annoveriano pur essendo di taglia media è un cane molto robusto e resistente che può lavorare per ore anche negli ambienti più difficili

È un cane di taglia medio grossa, dall’aspetto robusto. Costante nel lavoro grazie a un ampio torace e arti muscolosi, ma mai troppo alti da ostacolare il lavoro sulla traccia con naso a terra.

Cranio ampio con tartufo grande e nero o raramente marrone. Mantello corto e fitto, rosso (più o meno chiaro) a volte striato. Alcuni esemplari presentano una maschera nera o una croce bianca sul petto. Lo standard di razza prevede un dimorfismo sessuale abbastanza evidente.

13173547_10209064199552919_5893584085567781014_oDotato di ottimo fiuto e naturalmente portato a lavorare sulla traccia, se ben addestrato riesce a seguire la pista indicatagli dal conduttore, concentrandosi solo su quella, anche in mezzo a diverse altre, riuscendo ad arrivare con relativa facilità sul selvatico oggetto di ricerca. L’annoveriano è insuperabile quando la traccia lasciata dal capo ferito è minimale, con scarsissimo sangue sulla pista o anche in assenza di questo, situazione che si presenta spesso quando il colpo è di striscio e la ferita cessa di sanguinare.

L’impiego ideale per il segugio di Hannover è la ricerca del selvatico ferito

Il segugio annoveriano è una razza relativamente poco diffusa in Italia, fatto salvo la zona Alpi,  ma ben noto in paesi quali Germania e Austria, dove da sempre si pratica la caccia agli ungulati.

Nel nostro paese si sta facendo sempre più conoscere grazie all’impulso dato dal progredire della caccia selettiva in varie regioni italiane e conseguenti necessità relative conseguenti ai ferimenti.

È infatti il cane più accreditato per la ricerca del selvatico ferito, il cane principe nelle operazioni di recupero, capace di seguire una pista fredda, vecchia di giorni, e rintracciare così gli animali colpiti, ma non abbattuti che possono percorre anche chilometri prima di fermarsi.

13263743_10209180852309165_8524636509549526084_nOltre al potente olfatto, tra le caratteristiche positive dell’annoveriano c’è il forte attaccamento al padrone e ad ogni cosa a lui correlata, compreso il selvatico abbattuto

Nell’addestramento di questo cane, il conduttore tende anche a sfruttare ed enfatizzare le naturali doti dell’annoveriano che lo portano a proteggere istintivamente tutto quello che è del padrone, con il quale ha un legame fortissimo, per cui viene facilmente addestrato a rimanere sulla spoglia recuperata mentre il conduttore rientra per cercare l’aiuto necessario a caricare il selvatico.

Il cane difenderà l’animale, o lo zaino, o quant’altro sia del padrone da chiunque si avvicini, restando pazientemente, anche per ore, in attesa del ritorno del conduttore.

Selezionato per la caccia ai grandi ungulati, il segugio di Hannover sta trovando buon riscontro anche nella caccia al cinghiale

Il segugio di Hannover lavora bene su quasi tutti i terreni, si trova leggermente in difficoltà solo in aspra 13343153_10209289137216220_3831247177450405976_nmontagna, dove si rivela meno agile del cugino Bavarese, a causa della sua maggior stazza che, se sui difficili terreni montagnosi può rivelarsi un limite, nel confronto fisico con il selvatico ferito è caratteristica vincente.

La sua mole massiccia lo mette in condizione di fermare ed atterrare abbastanza facilmente il selvatico che sta cacciando, permettendo al recuperatore di portarsi in condizione di finalizzare.