Il Presidente della Repubblica dopo la sua rielezione ieri ha giurato e tenuto il suo discorso al Parlamento in seduta comune, passando in rassegna molti argomenti e questioni di attualità che riguardano ciascuno di noi e che è possibile ascoltare o leggere ovunque, sui siti di informazione o sui social. Se dovessi esprimere una sintesi direi che la speranza è di “costruire un’Italia più giusta e moderna”.
Un indirizzo in particolare ho condiviso con profonda emozione, perché mi ha ricordato l’impegno profuso con i colleghi della Lega nella promozione dei referendum popolari che riguardano temi decisivi come la riforma del CSM, la separazione delle carriere, la responsabilità diretta in caso di errore e l’equa valutazione dei magistrati, nonché i limiti agli abusi della custodia cautelare. Ricordiamocene, perché saremo chiamati ad esprimerci presto in proposito, come cittadini, proprio allo scopo di “costruire un’Italia più giusta e moderna”.
E proprio Sergio Mattarella – valorizzando così la giusta campagna referendaria su cui Matteo Salvini, a ragion veduta, aveva impegnato a fondo la Lega – ha sottolineato in questa occasione istituzionale “la necessità della riforma della giustizia” – accolto da una standing ovation – ricordando che “ordinamento giudiziario e sistema di governo autonomo della magistratura devono corrispondere alle pressanti richieste di efficienza e credibilità” che i cittadini hanno buon titolo di invocare, auspicando riforme che “giungano con immediatezza a compimento.
Una volta ancora, pertanto ho avuto la conferma, in questo caso proveniente dal garante della Costituzione italiana, che la Lega è dalla parte giusta, dalla parte di chi vuole un’Italia più degna e moderna: per questo noi della Lega siamo e saremo sempre dalla parte degli italiani.
On. Cristina PATELLI
componente VII commissione parlamentare
cultura – scienza – istruzione – sport
referente Scuola per la Lega Salvini Premier Piemonte