IL DARDO DEL 27 MAGGIO:GOVERNO LEGA M5S … TRANQUILLO RE SERGIO È SOLO QUESTIONE DI TEMPO

Mattarella ha vinto una battaglia, come si diceva in tempo di confitto, ma non la guerra. Se il presidente pensa di aver impedito al Governo M5S-Lega di governare, immaginando chissà quali scenari futuri fatti di governicchi tecnici capaci di far abbassare lo spread, gestiti da banche e banchieri, ritengo che abbia preso una sonora cantonata.

Succederà più o meno così: a breve ci sarà il ribaltone elettorale e Lega e Movimento, che sommano un consenso appena inferiore al 50%, di facciata faranno gli offesi e i risentiti. Intanto hanno già un accordo in tasca per le prossime elezioni, che potranno essere più o meno imminenti, ma sposta poco i termini della questione. Dopo questa “arguta” mossa presidenziale, il consenso dei due partiti schizzerà alle stelle, faranno il pieno di tutto ciò che sarà possibile prendere e nessuno, nemmeno lo zelante Mattarella, potrà impedir loro, a quel punto, di governare.

Qualcuno, per salvar la bandiera, dirà che nel frattempo Pd e altri si organizzeranno, ma non sarà così. Intorno alla nuova corazzata Lega-Cinque Stelle il Pd si scioglierà: una parte seguirà Renzi e i residuati di Forza Italia in un nuovo partito dell’ex premier, un’altra parte si unirà a Leu e tutti i resti decimali della sinistra. Entrambi varranno l’8% circa, ad essere ottimisti. Attorno a loro le briciole di una Meloni che ormai non attira più nemmeno i suoi camerati per quanto parli un linguaggio superato e con lei i decimali del centro destra. Se ne deduce che a quel punto Salvini e  Di Maio governeranno con una specie di plebiscito difficile da scalfire. E tutto questo, a cercar di guardarla non di parte, perché Mattarella non ha voluto mettere alla prova un governo che forse avrebbe avuto anche qualche problema di numeri e magari avrebbe anche corso il rischio di screditarsi e di far riguadagnare terreno agli avversari. Così facendo otterrà invece un governo dalla grande forza e dalla resistenza che nessun altro governo in Italia ha mai avuto, con Salvini che quasi sicuramente farà fare il premier  Di Maio ma in cambio otterrà una ripartizione equa, sull’ordine del 50-50 dei collegi elettorali. E Governo comunque sarà. E’ solo una questione di tempo.