IL DARDO DEL 23 MAGGIO: LEGA, A BIELLA SABATO SCORSO SI SONO SVOLTI GLI STATI GENERALI

Gli stati generale della Lega sono un passo fondamentale nello sviluppo del partito. Svolgerli, sabato, ha avuto ben più di una valenza.

Inizialmente non li ho capiti: sono sempre stato scettico su queste chiamate alle armi destinate a darsi qualche pacca sulle spalle e poi concludere con un brindisi.

Ma la Lega oggi ha cambiato marcia e lo ha fatto anche in queste occasioni. Prima di altri, e i risultati sono alla luce del sole, ha capito che era necessario mutare il linguaggio, rinnovarsi, entrare in un nuovo secolo di comunicazione. Ma nel farlo bisognava stare attenti a non perdere un patrimonio: i nostri elettori, che nel tempo hanno seguito le diverse fasi che oggi ci portano ad essere fra i primi partiti in Italia e al Governo.

Gli Stati generali di sabato sono dunque serviti, eccome.

Per prima cosa a dare voce alla militanza interna del partito, quindi a consolidare il rapporto tra la dirigenza e la base, tra i simpatizzanti e i militanti.

Ben inteso, l’ho detto durante l’assemblea: oggi servono le forze di tutti, in un mondo dove il voto è sempre più liquido. E il partito lo ha capito, tanto che Matteo Salvini ha colto pienamente che il livello di coinvolgimento oggi non può più essere relegato solo alle stanze delle riunioni, ma esteso il più possibile. Tutti possiamo dare il nostro piccolo o grande contributo alla causa.

Sabato abbiamo ascoltato una serie di interventi di assoluto spessore e abbiamo acquisito una consapevolezza: la nostra parlamentare Biellese Cristina Patelli è pronta a rappresentare il nostro territorio. Il suo intervento è stato puntuale e lucido e ha dimostrato a tutti noi che siamo in buone mani.

Ciò che serve ora è proseguire sulla strada tracciata. Non adagiarsi mai, non perdere il contatto con la gente.

Con coloro che hanno bisogno di seguire una speranza che non trovano da nessuna altra parte. Fare gruppo, fare sistema: con noi, con loro. E per questo ben vengano gli stati generali e una Lega sempre più nel XXI Secolo.