Dopo il grande successo politico, e di conseguenza mediatico, avuto con l’approvazione della legge sul benessere animale, l’assessore regionale Chiara CAUCINO, nella giornata di giovedì, nel bel mezzo del quartiere del Villaggio Lamarmora, ha inaugurato il primo Sportello di “N.O.I. Per la Casa”, un ambizioso progetto da lei fortemente voluto, che farà sì che la Regione Piemonte, su tutto il territorio regionale, con un investimento di 3 milioni di euro, istituisca una serie di sedi che coinvolgeranno circa 6000 persone residenti in 2000 immobili di proprietà ATC, dove verranno realizzati progetti rivolti agli stessi residenti di immobili di edilizia sociale in condizione di particolare fragilità socio economica.
Ma giovedi è accaduto un fatto particolarmente curioso: mentre la gente affollava il sito inaugurale, pian piano le strade del Villaggio Lamarmora vedevano arrivare un furgoncino carico di “compagni” che, con in testa il buon Majorino giunto a Biella apposta dalla Lombardia, cercavano insistentemente elettori a cui chiedere la preferenza per la prossima tornata elettorale della candidata sindaca.
Il gruppetto, con l’immancabile Rita De Lima, Andrea Basso, il buon Paolo Furia e pure il candidato regionale Chiola e, ovviamente la candidata Marta, un po’ deluso e imbarazzato per non aver trovato la folla che si aspettava ad attenderli per ascoltare le proposte elettorali di sinistra, ha optato, forse per evitare una figura barbina di fronte al loro consigliere regionale giunto appositamente dalla Lonbardia, di recarsi all’inaugurazione, forse con l’obiettivo di sperare di poter criticare il lavoro svolto dall’Assessore della Lega. E invece, sorpresi e un po’ in imbarazzo, il mucchietto si è trovato davanti tanti cittadini che non erano lì per loro, e che stavano festeggiando la nascita della sede di N.O.I. “Per la Casa”, con tanto di tè marocchino e leccornie varie. Impossibile non farsi tentare anche loro, poi, dagli struffoli che profumavano di buono da spingerli a imbucarsi con la scusa di vedere la nuova sede, e con la speranza di poter, magari, una volta entrati tutti, oltre a riempirsi la pancia di prelibatezze accompagnate da bevande gratis, criticare il servizio. Diciamo che invece la pancia ha superato i confini della campagna elettorale, facendo loro dimenticare il motivo che li aveva spinti a organizzare il tanto pubblicizzato tour in giro per il quartiere del Villaggio Lamarmora. Per chi li ha visti, la scelta è stata presa annusando l’aria che odorava di zucchero e bevande dagli aromi accattivanti, con buona pace per l’ideologia e le finalità del tour previsto.
Mai più gli esponenti mancini avrebbero pensato di confluire a un evento di stampo padano, ma ancor di più mai si sarebbero aspettati di vedere coi propri occhi, per la prima volta a Biella, e non sarà certamente l’ultima, che il mondo del sociale non è in mano a loro, monopolizzatori seriali del “sistema sociale”.
Obtorto collo, con tanto di sorrisi di circostanza, qualche imbarazzo e non pochi complimenti, hanno ascoltato con curiosità e, probabilmente, anche un pizzico di invidia, quanto veniva spiegato alla platea.
Una bella situazione, insomma, anche divertente per certi versi dove, per una volta, le frange politiche del PD più radicale, quella filo Schlein, quella del fluido, di forte stampo LGBTQIASPQZ, ha dimostrato di apprezzare, e non poco, chi ha realizzato l’iniziativa e ha dovuto prendere atto, per la prima volta da decenni, che il sociale non è solo propaganda ideologica mancina e che a Biella c’è chi chiacchiera e chi fa. Infatti, all’inaugurazione, di propaganda non se n’è fatta, o meglio, sono stati fatti interventi concreti per migliorare la qualità della vita degli inquilini delle case popolari.
Guido DELLAROVERE
@ildardo