16 MARZO 2024 – IL CONTO È SERVITO, PERÒ NON PERDETELO

Correva l’anno del Signore 2014 quando chiusero i battenti del vecchio Ospedale “degli Infermi” di Biella e tutto fu trasferito nel nuovo ospedale in quel di Ponderano, periferia del Capoluogo. Da allora, e fino a pochi giorni fa, i pazienti, disabili compresi, le loro famiglie, gli amici, gli accompagnatori, i donatori del sangue e i numerosi volontari, hanno potuto accedere gratuitamente al parcheggio del nosocomio.
Nel 2016 i Primi Cittadini biellesi hanno deciso, in modo collegiale, di optare per la tariffa unica per la sosta, indicando il costo 1 euro al giorno, con la prima mezz’ora gratuita.
L’allora amministrazione comunale di Ponderano, guidata dal sindaco Elena Chiorino, attuale assessore regionale, indisse la gara pubblica, poi vinta dalla Gestopark, e da allora si aprirono le danze di corsi e ricorsi e poi dei lavori di adeguamento che, insieme alla pandemia, hanno protratto fino a questi giorni l’abbassamento delle sbarre d’accesso al parcheggio e dell’emissione del relativo biglietto.
Basta fare una veloce ricerca per sapere che quasi tutti i parcheggi limitrofi agli ospedali piemontesi sono a pagamento. Bisogna anche dire che tanti, però, sono ubicati nel cuore delle città. Per dirla facile, nella maggioranza dei casi i parcheggi sono a pagamento perché chi li utilizza non va necessariamente in ospedale. E giustamente paga. Noi, invece, abbiamo la fortuna di avere il nuovo ospedale lontano dal centro, lontano dai negozi, lontano dai centri commerciali, lontano da tutto e con un ampio parcheggio a disposizione dell’utenza. Una bella fortuna. Detto questo, nel nostro caso, c’erano tutti i presupposti per far qualcosa di buono ma, ahimè non è successo: la scelta del ticket è stata mal pensata, mal comunicata, sbagliata e ingiusta.
Senza entrare nelle varie dinamiche di chi, ad oggi può e di chi, per logica, dovrebbe poter usufruire del servizio gratuito del parcheggio per 1000 valide ragioni, il punto da porre all’attenzione del cittadino è che questa è la volontà dei nostri amministratori e che nessuno, ad oggi, si è minimamente sognato di proporre una soluzione alternativa migliore.
Certamente esiste un contratto sottoscritto qualche anno fa che va onorato salvo incorrere in penali ma, ricordiamoci anche che quello stesso contratto avrà pure una scadenza e quindi basterebbe, sin d’ora, ammettere l’errore e deliberare per non rinnovarlo. Ma forse a qualcuno fa più comodo far finta di nulla e raccogliere il frutto degli incassi.
Costa solo un euro, è vero. Ma sapete quante auto parcheggiano lì ogni giorno, per 365 giorni l’anno? I parcheggi sono 1754. Per i 2500 dipendenti dell’Asl, operativi su 3 turni, sono gratuiti. Ne restano poco meno di mille al giorno. Diciamo 900, per un euro al giorno per un anno per un presunto incasso totale di 328 mila e 500 euro. Poi ricordatevi che tocca fare anche la coda per pagare alle macchinette posizionate fuori dall’ospedale, e tocca farla sotto la pioggia quando piove o fa freddo o entrambe le cose. Onestamente mi chiedo di chi sia stata l’idea di piazzarle all’esterno senza predisporre un’area coperta. Lasciamoli al freddo, ma almeno non sotto l’acqua! Ricordo anche a me stesso che tra chi fa quella coda ci sono anziani e malati. Ci sono genitori con bimbi piccoli. Per non parlare del problema che vien fuori se perdi il biglietto del parcheggio: guai a smarrirlo, mi raccomando, perché la distrazione costa carissima, il ticket passa da 1 a 20 euro: se, per ipotesi, già 2 euro di multa mi sembrerebbero comunque troppi, perché sono il doppio del prezzo, figuriamoci doverlo pagare 20 volte tanto…un tasso da usura.
Ciò detto, ben comprendo i vari campanilismi però, sempre analizzando l’operazione “parcheggio Nuovo ospedale”, non posso che fare questa considerazione: c’era la possibilità di far bella figura offrendo un servizio gratuito all’utenza e sarebbe stato sicuramente molto apprezzato da tutti i cittadini della provincia e non, visto che è lapalissiano che chi utilizza il parcheggio dell’ospedale non lo fa per diletto ma per necessità. Invece niente. Un’altra occasione mancata per far qualcosa di buono: invece di spendere i soldi delle nostre tasse per pagare tanti altri progetti in giro per la provincia, spesso anche inutili, i vari amministratori coinvolti avrebbero potuto, per una volta almeno, fare qualcosa di buono fine a se stesso, puramente per il bene della collettività. Questo avrebbe sicuramente fatto molto piacere a tutti, soprattutto a chi deve recarsi per necessità, magari anche tutti i giorni, in ospedale. E invece no, non ci hanno pensato, in barba alla vicinanza e alla tutela delle persone fragili.
In conclusione, per ora, non mi resta che ringraziare tutti voi sindaci biellesi, vecchi e nuovi, che di concerto siete i responsabili di questo pessimo risultato finale e, in modo particolare, ringrazio il vecchio sindaco di Ponderano. Per una volta, siete riusciti tutti insieme ad andar d’accordo seguendo la via del disinteresse nei confronti dei vostri cittadini: non era facile, non era scontato, ma ce l’avete fatta.