IL DARDO DEL 7 AGOSTO BIS: UN GRANDE SALVINI AL PAPEETE

Ho aspettato qualche giorno per capire quando e come le polemiche contro Salvini al Papeete sarebbero cessate.

Non voglio aggiungere molto ai commenti di questi giorni, soprattutto perché il Ministro degli Interni non ha certo bisogno della mia difesa d’ufficio.

Soprattutto, per entrare sulla questione specifica, non ha bisogno di difesa alcuna ad attacchi un po’ goffi di un popolo di sinistra che ormai non trova altre idee che litigare al suo interno e attaccare Salvini sul piano personale.

Ognuno di noi d’estate decide di trascorrere le proprie giornate di vacanza e di riposo dove vuole. Salvini ha deciso di passare qualche giorno a Milano Marittima. Naturalmente, come è sempre stato e sempre sarà, è tenuto d’occhio da un numero variabile di forze dell’ordine. Chiunque lo è in quel mondo.

Persino il  94enne Giorgio Napolitano, con signora, che oggi non combina più guai dopo averne sfortunatamente per noi  lasciati sul tappeto una sequela, dalla costituzione della Repubblica a salire, va al mare con una scorta.

Immaginate un po’ il Ministro degli Interni ed in particolare un tipo come Salvini, che tende a non apparire simpatico a chiunque e a tutti i costi.

Ebbene, in quel contesto di già limitata vacanza, viene assalito da giornalisti e paparazzi, e va bene, fa parte del gioco. Qualche volta risponde, e quindi inscena una improvvisata conferenza stampa, altre no (e giù subito accusato di anti-democrazia).

E non essendo certo al Viminale, ma su una spiaggia, se in molti decidono di intervistare il Ministro, lui non può che rispondere così come si trova, ovvero in costume da bagno. Eppure giù critiche, finte indignazioni, solo perché nel luogo dove si sta in mutande da mare il Ministro non è corso ad indossare la camicia bianca e magari anche la cravatta (che non porta peraltro mai).

E poi la critica più fastidiosa, piena di dietrologie, di quando si diverte e scherza dietro alla console di un Dj.

E’ talmente ovvio che mi sembra persino infantile tirare in ballo questi aspetti: è in vacanza, trascorre delle ore libere, lo fa come ritiene.

Le critiche sulle opportunità sono insensate.

Un Ministro viene valutato sulle azioni nel momento in cui lavora, ma ha diritto come tutti noi di riposarsi e svagarsi.

Quindi tutti coloro che in questi giorni l’hanno apostrofato, nella migliore delle ipotesi, di inopportunità, dovrebbero farsi un bell’esame di coscienza. E spero francamente per loro che in vacanza stiano con i figli e mogli e fidanzate e non trascorrano tempo in spiaggia lavorando.

Altrimenti la vacanza stessa non avrebbe senso. Così ha fatto Salvini e le minoranze delle varie sinistre dovrebbero iniziare a tornare di parlare di politica e non di Papeete.

Hanno perso un consenso spaventoso, accettino il mio consiglio, parlino di politica e di politiche, se hanno delle idee alternative da proporre, perché a forza di parlare di Papeete e di affari lontani dalla gente, si troveranno agevolmente, e rapidamente, sotto il 10% dei consensi.