Perché sono a favore della caccia?
Per tanti motivi. Perché l’uomo è carnivoro, per dirne una che può sembrare banale. Mangia carne e quindi da quando si procurava il cibo con archi e frecce, o più tardi con fucili, è sempre stato una naturale conseguenza.
Fra i molti critici oggi ci sono tanti ipocriti, sgombero subito il campo da buonismi: sono poche infatti le lamentele che mi giungono, di gente che si batte in difesa degli animali, e che per coerenza è vegetariano.
La maggior parte è costituita da indignati che poi alla sera si grigliano la bistecca o mangiano un panino con il prosciutto. E vi assicuro che gli animali da cui si ricavano quelle materie prime muoiono. Anzi, vengono uccisi in modo certamente peggiore.
I cacciatori servono molto più di quello che la gente si immagini.
I caprioli o i cinghiali sono una piaga sociale, ormai, per quanto sono diffusi e, senza predatori.
Se non ci fossimo noi cacciatori in breve tempo in certi paesi ci sarebbero più caprioli che cristiani.
Chiunque se ne accorge: si trovano vicino alle case, incrociano ormai troppo sovente le strade e non vi è contenimento diverso se non la caccia.
Ultima arrivata, a esacerbare ulteriormente gli animi tra favorevoli e contrari, poi, troviamo la peggior legge regionale d’Italia sulla caccia, che mette tutti in disaccordo e non piace nemmeno a chi l’ha fatta.
La trovata più geniale del documento è impedire fino a tutto settembre la caccia alla domenica. Si può cacciare il lunedì, il mercoledì e il sabato ma non la domenica. Per 3 domeniche. Poi torna ad essere possibile farlo.
Visto che noi cacciatori paghiamo alla Regione parecchi soldi, ma proprio tanti, e questi soldi non vengono nemmeno spesi per il comparto caccia ma per mettere a posto il bilancio da altre parti, ebbene mi aspetto allora che vengano chiesti gli stessi soldi anche a coloro che vanno a funghi, o che usano la mountain bike in mezzo ai boschi, o a chi va a castagne. E naturalmente, se non possono usare i boschi la domenica i cacciatori, non lo facciano nemmeno i ciclisti o i fungiat…
Il problema non sono poi nemmeno i giorni, ma il principio. Se oggi questa cosa ridicola diventa routine, domani si deciderà di estenderla ai sabati, o a tutte le domeniche dell’anno. E allora saremmo davvero circondati dai caprioli e dai cinghiali. Spero che non sia ciò che si vuole veramente. E spero, ogni anno, che si veda la questione sotto una luce diversa. E nei boschi, lo dicono le cronache, nel nostro Biellese mi sembra più pericoloso, ultimamente, andare a funghi…