Di certo non ci saremmo mai aspettati di assistere alla incredibile trasformazione politica di Silvio Berlusconi, che, uomo portatore di una Destra profonda ed irreversibile, di un anticomunismo a volte persino feroce, oggi è completamente cambiato sia ‘fisicamente’ che, soprattutto, culturalmente.
Egli non ha accettato il principio secondo cui un ultraottantenne deve trovare la forza e la dignità di ritirarsi dalla politica o, quanto meno, dalla vita attiva di partito.
Le vediamo in volto e, francamente, ci fa molta pena, soprattutto quando egli intende affrontare i suoi interlocutori mostrando volto e capelli penosamente artefatti. In sintesi: egli non vuole accettare … ‘la vecchiaia’ che, ormai, malgrado tutte le sue ‘cure’, inevitabilmente lo sta travolgendo e facendolo scadere addirittura nel ridicolo.
Gli abbiamo anche voluto bene, pur provenendo da posizioni politiche diverse, ed abbiamo condiviso molte battaglie significative e rilevanti. Ora, francamente, non ci pare più l’uomo che nell’ormai lontano 1994 seppe vincere la battaglia contro il comunismo e le sinistre in genere.
Non fu dunque un caso se, proprio in ragione di quella inattesa ‘vittoria’, dovette subire la reazione rabbiosa dei comunisti, che, ‘infinocchiati’ in modo inatteso, altro non seppero fare se non scatenare la loro ‘vendetta’!
Ora, invece, Silvio Berlusconi ci ha ‘regalato’ un cambiamento non solo inatteso, ma semplicemente ‘innaturale’. E il popolo italiano, non certamente del tutto imbecille come forse ha ritenuto il Cavaliere, ha risposto portando letteralmente verso percentuali risibili e comunque minimali, il partito di Forza Italia, il cui ‘padrone’ è sempre stato (ed ancora è!) Silvio Berlusconi.
Ora noi continuiamo a chiederci sino a che punto andrà avanti questa tristissima tragi-commedia politica, fatta da un uomo del tutto incapace di dire ai suoi ‘pretoriani’ che è maturo il tempo per le dimissioni. Volente o nolente lui!
Sandro Delmastro delle Vedove
Attilio Orcelletto
Sergio Scassa