IL DARDO del 22 FEBBRAIO 2025 – DELMASTRO, QUELLA SUL “CASO COSPITO” È UNA SENTENZA POLITICA?

In questi giorni il Biellese, impegnato nei preparativi della prossima ADUNATA degli alpini, continua ad essere al centro di notizie ad impatto nazionale che coinvolgono figure autorevoli del Territorio.
Mi riferisco alla candidatura a premio Nobel del “maestro” Michelangelo PISTOLETTO che, personalmente, mi ha sorpreso. Ma voglio fare, invece, alcune riflessioni sulla condanna a otto mesi del Sottosegretario alla Giustizia Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE per il caso Cospito, l’anarchico italiano condannato per atti di terrorismo, detenuto in regime di 41-bis.
È doveroso sottolineare la stranezza dei fatti inerenti alla sentenza perché raramente capita che, prima la Procura richieda per ben tre volte l’archiviazione dell’indagine e che poi il gip non accolga le richiesta. Così come quasi mai succede che il Pubblico Ministero, tanto per capirci, la pubblica accusa durante il processo, ne chieda l’assoluzione, motivandola. Ed è ancora più bizzarro, infine, che il giudice (in questo caso con un collegio fortemente connotato dalla presenza di Md, la corrente di sinistra) che, di norma, o accoglie la richiesta dell’accusa o quella della difesa, o opta per una via di mezzo, in questo caso, invece, decida diversamente, ripeto, da quanto richiesto dal PM e condanni l’imputato.
Una condanna che viene inflitta a Delmastro per aver dato a un collega parlamentare delle informazioni che perfino la pubblica accusa ha faticato a comprendere se potessero essere considerate divulgabili o meno, come ha ribadito anche nella requisitoria finale.
Personalmente ritengo che il vero problema sia quello che è emerso dalle intercettazioni dei colloqui tra il terrorista Cospito e i compagni di socialità appartenenti a camorra, ’ndrangheta e Cosa nostra che miravano a fare un patto per sovvertire i provvedimenti dello Stato Italiano.
Ed è scandaloso che una delegazione dem vada a far visita in carcere al terrorista anarchico per accertarsi del suo stato di salute durante il suo sciopero della fame, senza mai aver riservato analogo trattamento alle vittime di quell’uomo per cui tanto si preoccupano. Di questo si, c’è da vergognarsi, e di Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, nonché autore della denuncia da cui è partita l’indagine. Delmastro è sicuramente colpevole di questo: aver smascherato il PD.
Anche questa è l’Italia, dove la magistratura italiana spesso tutela gli assassini, i terroristi e chi li va a trovare in galera, dimenticandosi chi sono le vere vittime, i morti ammazzati dalla mafia, dalla camorra, dai terroristi: per loro non ci sarà mai l’attenzione di nessuna delegazione dem. E se mai ci fosse non verrebbe tenuta ben nascosta, come avrebbero voluto nel caso Cospito. Anche per questo, secondo me e non solo, la condanna di Delmastro ha l’amaro sapore di una sentenza politica nell’interesse di un terrorista che sta usando ogni mezzo per uscire dal carcere duro che si merita. Una sentenza che infiammerà ancora di più lo scontro tra politica e quella magistratura che troppo spesso vuole sostituirsi a chi governa. Mi auguro davvero che la riforma costituzionale della giustizia non tardi ad essere approvata: per un cambiamento notevole nell’ordinamento della magistratura.
Andrea, continua la tua battaglia legale, continua a fare il tuo lavoro, continua a difendere il carcere duro, l’ergastolo ostativo e porta avanti le riforme che questa povera Italia aspetta da troppo tempo.

@guidodellarovere

@ildardo