IL DARDO DEL 21 dicembre 2024 – Oropa milionaria

Come annunciato qualche mese fa, sono arrivati dal Ministero della Cultura i primi sette milioni di euro per opere di sistemazione e ammodernamento del Santuario di Oropa.

E qui va un plauso a chi promise che i fondi sarebbero arrivati entro l’anno e, in effetti, così è avvenuto. Non cito volutamente nome e cognome di chi è stato l’autore ed il regista di questa operazione per non esser bollato come suo addetto stampa, ma sappiamo tutti di chi si tratta.

Chissà cosa staranno pensando i soliti scettici di sinistra che nei mesi scorsi avevano riempito pagine di giornali per mettere in dubbio l’arrivo dei finanziamenti, definendo un’inutile passerella politica la visita a Oropa dell’allora Ministro Sangiuliano.

Il Santuario di Oropa è un complesso di una bellezza unica, un patrimonio culturale e religioso che ci viene invidiato da tutti e che spesso noi biellesi sminuiamo, vedendolo solo come un pozzo senza fondo di denari pubblici e non come un vero e proprio simbolo di biellesità, sia a livello religioso che come attrattiva turistica e culturale.

È un errore grossolano e in qualche modo ricco di malafede quando si dice che Oropa è dei Preti: Oropa è di tutti noi biellesi e lo dimostra il fatto stesso che chi ne amministra il Santuario non è solo la componente prettamente ecclesiastica, ma un consiglio d’amministrazione composto per metà dall’espressione del mondo religioso e per l’altra metà dall’Amministrazione cittadina.

Oropa è di tutti, credenti o meno, e quando c’è la possibilità di ricevere dei fondi per fare dei miglioramenti considerevoli dovremmo essere tutti contenti e grati. Smettiamola, quindi, con l’invidia e con la corsa a voler individuare a tutti i costi progetti alternativi su cui sarebbe stato meglio investire, pur di denigrare la bontà del finanziamento milionario arrivato al Santuario, come stanno facendo i soliti leoni da tastiera.

Come previsto sono tornate in auge anche le solite vecchie idee a corredo del Santuario, una tra tutte il ripristino del vecchio trenino che portava i fedeli ai piedi della Madonna Nera nella prima metà del ‘900, opera ciclopica, a parer mio d’affetto sentimentale ma assolutamente inutile per la valorizzazione del sito oropense: il trenino, già ai suoi tempi, non era un’attrazione turistica, bensì un indispensabile mezzo di trasporto per i fedeli, l’automobile era un lusso per pochi, diversamente da oggi.

Le critiche hanno sempre un comune denominatore, ossia la gelosia politica e la consapevolezza di non essere stati capaci a far meglio, di non essere stati in grado di portare somme così importanti sul nostro territorio: parliamo di 17 milioni in tre anni. Mai successo prima.

Ora non resta, ovviamente, che usarli bene, cercando di valorizzare al meglio gli investimenti economici, con l’obiettivo di rendere Biella e tutto il Biellese orgoglioso di avere alle spalle una politica forte che è riuscita a mantenere la promessa fatta prima ancora che iniziasse la campagna elettorale, in tempi peraltro non sospetti. Quella politica che, insieme agli amministratori del Santuario, sarà sicuramente ricordata per aver reso il complesso della Conca di Oropa ancora più moderno, bello e attrattivo. Chi oggi critica, provi piuttosto a far meglio.

@ildardo

@guidodellarovere