COMUNICATO STAMPA
Pedemontana salva. Richieste ad Anas dal Tavolo Tecnico una serie di integrazioni, ma non bisognerà rifare la VIA.
Patelli: “Come avevo anticipato, il progetto è salvo. Sono contenta che il lavoro svolto sia stato utile a dispetto di quanto affermavano vari delatori”.
Il tratto Masserano-Ghemme della Pedemontana piemontese non sarà assoggettato ad una nuova via, ma Anas dovrà soltanto far pervenire una serie di integrazioni, perfezionando l’istanza presentata lo scorso 18 settembre. Viene scongiurato quindi dal tavolo tecnico che si era appositamente riunito, e formato dalla Direzione trasporti del Ministero, Regione Piemonte, dalla commissione Via/Vas e dal Ministero ai beni Culturali, il ricorso ad una nuova procedura che avrebbe rischiato di far saltare l’intero progetto.
Entusiasta l’onorevole della Lega Cristina Patelli: “Quando avevo anticipato la notizia un collega era addirittura arrivato a chiedere le mie dimissioni, in una povera rappresentazione di una politica che non comprendo. Ora che con certezza la Commissione Tecnica ha deliberato, e che il progetto della Pedemontana è salvo, è con immenso piacere per il territorio che rappresento che do questa importante notizia, senza chiedere le dimissioni di alcuno, pur constatando una volta in più di quanto certe persone siano più apparenza che concretezza. Ringrazio invece il sottosegretario all’Ambiente Vannia Gava per l’impegno e la disponibilità dimostrate e i funzionari che si sono prodigati in quest’ultimo mese dalla Regione a Roma”.
Anas dovrà quindi presentare, per poter procedere con l’iter, una relazione che rappresenti la sussistenza dell’autonoma funzionalità dei 14 chilometri del lotto Masserano-Ghemme; una specifica relazione ambientale che approfondisca e attualizzi l’aggiornamento complessivo dei quadri di riferimento programmatico, ambientale e progettuale, nonché della VIncA (valutazione d’incidenza ambientale); l’illustrazione di come l’attuale progetto abbia recepito le prescrizioni adottate nel 2011, anche attraverso la redazione della matrice di corrispondenza; una sintesi non tecnica, una relazione paesaggistica anche alla luce dell’approvazione del nuovo strumento generale di cui al Piano paesaggistico regionale e infine un avviso pubblico ai fini di consentire l’adeguata consultazione per l’eventuale presentazione di osservazioni al progetto attuale, il tutto come si può leggere nell’allegata lettera che il Ministero dell’ambiente ha inviato agli attori coinvolti.
On. Cristina PATELLI