IL DARDO DEL 18 GENNAIO: Ezechiele è tornato…

Per la prima volta nel Biellese è stato ritrovato un lupo al confine tra la Valsessera e la Valle Cervo. E’ successo il 16 gennaio e le cause della morte, presumibilmente, sono imputabili a un combattimento con un suo simile.

Da anni ormai si era a conoscenza della presenza del lupo sulle montagne biellesi, ma mai prima si era ritrovato un esemplare

In Valsessersa è acclarata la presenza di un branco di circa 5 esemplari, mentre un altro gruppo di lupi vive tra le valli Cervo e Elvo.

il lupo solitamente si sposta in un branco formato un maschio alfa e una femmina alfa che sono gli unici che si riproducono. Con loro, durante il periodo tra maggio e gennaio, ci sono anche i cuccioli che di solito non superano i quattro o cinque esemplari. Talvolta sono accompagnati anche da un esemplare giovane (solitamente femmina) che aiuta la femmina alfa a crescere i cuccioli.

Quando la femmina alfa entra in calore (in questo periodo) i cuccioli vengono allontanati dal branco e iniziano a disperdersi sul territorio. Se incontrano altri branchi ecco che nascono le colluttazioni che possono portare alla morte di un esemplare generalmente giovane.

Il lupo “biellese” è stato trovato grazie ad una segnalazione dall’operatore faunistico del CABI1, in collaborazione con i Carabinieri forestali di Biella. Le spoglie sono poi state recuperate dalla protezione civile provinciale e trasferite al dipartimento di scienze veterinarie dell’università di Torino dove il prossimo 5 febbraio verranno esaminate dal professor Ezio Feroglio e il suo staff per verificare l’età del lupo e se possibile le cause del decesso. Ciò che è certo è che si tratta di una giovane femmina.

Nel Biellese il lupo è una realtà di ritorno presente non da molti anni. Con il suo arrivo sono sono riprese le predazioni dei greggi, e diverse tracce hanno condotto alla mappatura di questi due gruppi fino ad oggi, ovvero al ritrovamento di un esemplare. E così l’ATC CA BI1 ha pensato di organizzare un convegno, il prossimo 29 febbraio, dal titolo “Ezechiele è tornato” – Il lupo nelle Alpi occidentali e nel Biellese, un convegno sul tema lupo nel quale interverranno esperti nazionali che ci spiegheranno come convivere con li lupo, come vive il lupo, e cosa fare nel caso in cui lo si incontrasse

La tavola rotonda ospiterà il professor Ezio Ferroglio dell’Università di Torino, il dott. Antonio Scungio responsabile nazionale di Coldiretti per i grandi carnivori, il presidente regionale della Cia (Confederazione Italiana Contadini) ed il presidente regionale di Coldiretti. Interverranno l’esperto di settore Alessandro Bassignana, dirigente venatorio, oltre all’operatore faunistico del CABI1 Alessandro Castello, che racconterà la presenza dei lupi sulle nostre montagne. A moderare l’evento il presidente di ATC e CA Guido Dellarovere, che spiega: “Gia in passato il lupo era presente sulle nostre montagne, (voglio ricordare le Luvere della Valsessera) e l’uomo ha sempre cercato di contrastarne il proliferare, fino al punto che negli ultimi decenni si è assistito alla sua completa sparizione.

Sicuramente la sua presenza arricchisce il patrimonio faunistico locale, però bisogna assolutamente monitorarla, in modo che non ci sia una crescita sconsiderata e tale da trasformarla da opportunità naturalistica in un problema di convivenza con gli agricoltori e con la popolazione, come è successo in passato con il cinghiale”. Conclude Dellarovere: “Questo ritrovamento conferma la sua presenza, da qui bisogna iniziare a lavorare per una pacifica convivenza, nessuno ha intenzione di cacciare il lupo, ma si vuole comunque, con i metodi stabiliti dalla legge, formare gli operatori del settore al fine di poter convivere con questo nuovo inquilino dell’ecosistema biellese. Di questo, e di molte altre cose parleremo nel convegno del 29 febbraio in fase di organizzazione”.