IL DARDO DEL 15 DICEMBRE: NON CREDO ALLE LISTE CIVICHE NELLE CITTÁ

Ho sempre pensato che le liste civiche vadano bene soltanto per le elezioni nei piccoli centri. Nelle cittá no.
E non perchè non capisca l’appoggio esterno al tal candidato o al tal altro, ma perchè resto fermamente convinto che per trovare consenso attraverso una civica il candidato debba essere particolarmente forte o, per i piccoli Comuni, particolarmente conosciuto e stimato.
E ricevere consenso trasversale e slegato dalle logiche partitiche.
Per questo vedere Gentile rientrare a Biella con una civica di centro, alleato a Buongiorno Biella per giunta, che nel centro è nata, non solo non mi convince, ma neppure credo serva a molto.
Al centro c’è evidentemente molto spazio, ma Gentile risulta poco credibile avendo lasciato quel mondo anni fa per fare il sindaco a destra con Forza Italia. Ritornare non lo rende particolarmente attrattivo. Ramella Gal, poi, che con Buongiorno Biella nasce al centro ma ammiccando alla sinistra, col benestare del padre nobile Gianluca Susta, oggi lascia quella “zona di conforto” per abbracciare la destra, seppur dal centro.
Che risultato potranno mai fare questi due soggetti? A Cavicchioli, sempre meno ben visto dal commercio, dalle attivitá produttive e dai cittadini, mancherá un potenziale e molto utile aiuto al centro, dal momento che parrebbe che anche la sinistra inizi ad avere dei dubbi sulla sua riconferma.
Alla Lega e a quel poco che resta di Forza Italia non credo invece che Gentile riesca a far danni.
E quindi, per questi motivi, queste manovre di truppe favoriranno la lungimirante Lega, che per la prima volta approfitterá dello spezzettamento del centro sinistra per vincere con un proprio candidato, a man bassa, le comunali a Biella, alla faccia delle liste civiche e dei candidati di ritorno.