Alla fine la giustizia ha trionfato. Dopo anni di rimbalzi, di protezioni incomprensibili, di solidarietà che non hanno avuto alcun fondamento se non la protezione di un assassino riconosciuto da un regolare processo, il terrorista Cesare Battisti è atterrato questa mattina a Ciampino dalla Bolivia, nella quale si trovava da latitante, scortato dall’Interpol che finalmente lo ha catturato.
Il terrorista ora sarà trasferito in carcere in Sardegna, ad Oristano, dopo una fuga durata 38 anni.
Questa mattina, a Ciampino, c’era anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che lieto del risultato raggiunto, ha ringraziato il presidente del Brasile Jair Bolsonaro per l’attenzione che ha riservato alla questione Battisti: “Gli ho ribadito l’enorme grazie a nome di 60 milioni di italiani – spiega il titolare del Viminale – per averci permesso di chiudere positivamente la questione Battisti e ci siamo impegnati ad incontrarci presto in Brasile o in Italia per rinsaldare i legami tra i nostri popoli, i nostri governi e la nostra amicizia personale”.
Assieme a quelle del Ministro si uniscono le parole dell’onorevole Luis Roberto di San Martino Lorenzato Di Ivrea, deputato eletto in Sudamerica per la Lega e attento conoscitore delle vicende sudamericane oltre che amico personale del presidente Bolsonaro: “Sono davvero felice che questa vicenda si sia chiusa in questi termini – spiega il parlamentare -, un tema per il quale personalmente mi sono speso interpretando il desiderio comune che fosse resa giustizia, dopo tanti anni, agli italiani.
Da quando sono stato eletto in parlamento mantengo stretti rapporti tra l’Italia e il mio Paese e credo che nel tempo la collaborazione tra Italia e Brasile non potrà che crescere sempre di più”. Di San Martino-Lorenzato Di Ivrea, uomo politico di destra, da tempo segue la linea di Matteo Salvini e del leader della Lega e resta un riferimento per il continente sudamericano in Italia.