IL DARDO DEL 4 LUGLIO: LEGA 2.0 AVANZA

Da Pontida la Lega ed il popolo leghista hanno tratto una serie di informazioni utili ed incontrovertibili: la Lega, come sdoganato in ultimo dai Giovani Padani, che hanno cambiato nome  in “LEGA GIOVANI” e ampliato gli orizzonti, non è più il partito nato tra gli anni ’80 e ’90.

E questa non vuole assolutamente essere una cosa negativa, anzi tutt’altro.

Matteo Salvini, da qualche anno a questa parte, non da oggi, ha propagandato e caldeggiato una politica nuova, al passo con i tempi, in evoluzione con esse. E in questo quadro molto ben dipinto dal Capitano, si ritrovano molte anime politiche che hanno raccolto l’invito ed hanno contribuito, con il loro voto, ma anche con la loro nuova militanza, a far crescere un partito di nicchia per portarlo a percentuali di consenso superiori al 30%, come oggi avvertono i sondaggi.

Non vi è nulla di casuale, semmai io vado programmazione e lungimiranza.

I partiti evolvono, così come le persone. E’ per questo che chi oggi è rimasto nella Lega 2.0 di Salvini deve inevitabilmente fare i conti con questa evidenza. Non è più immaginabile una lega del 2018 che ancora si arrocchi su posizioni e opinioni risalenti al 1993. E così ben vengano le nuove persone, le nuove idee, i nuovi contributi che come in ogni cosa della vita, portano vitalità ed entusiasmo. Non ho dubbi in merito: per cambiare il Paese, o le città anche solo, serve l’apporto di chiunque abbia voglia di offrirlo. Il governatore della Sicilia a Pontida, persone partite dalla Puglia per essere presenti, sono gli esempi che oggi il partito è diverso. E’ una grande scommessa, me ne rendo conto, ma il passo successivo, che è quello da fare oggi, per la Lega sarà abbandonare le corna da vichingo, lasciarle magari solo alle rappresentazioni goliardiche, e costruire una classe dirigente che magari non ha bevuto l’acqua del Po nel 1990 ma che certamente sa come far proliferare il partito. E a vedere sul nuovo palco il blu e l’immagine coordinata di Pontida che i dirigenti del partito hanno voluto creare, credo di non essere il solo a pensarlo.