13 LUGLIO 2024 – MESSO VIA CORRADINO ECCO I NUOVI EROI DELLE FIGURACCE

Archiviato Corradino, campione di ribalte nazionali, che ha ispirato leghisti come Ercoli, con l’imbarazzo creato in consiglio comunale nei confronti della Bruschi e l’allattamento al seno, per chiudere in bellezza con Moscarola e il disastro della bicicletta gigante di Oropa che ha resistito alle migliaia di visitatori del Giro d’Italia, ma non al peso specifico della foto artistica che l’ha distrutta e posta sotto sequestro per settimane, noi biellesi non potevamo restare a lungo senza gli eroi della figura di palta e Madre Natura ci è venuta in soccorso per tornare alla ribalta nazionale con un’altra “gretinata”, stavolta in salsa berlusconiana.

I fatti sono noti a tutti: Roma intitola l’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi e la neo vice presidente del consiglio di Biella in quota PD scrive che sarebbe stato più adatto dedicargli “un centro massaggi con happy ending o un luogo predisposto per le orge”. Una bella perla di saggezza ed eleganza dedicata a un morto che, pur con tutti i vizi che non ha mai nascosto, è stato presidente del consiglio e, prima ancora, ha sempre dato benessere e lavoro come nessun altro in Italia.

Le varie amministrazioni mancine, dal Dopoguerra, hanno intitolato piazze e vie a soggetti altrettanto divisivi e chiacchierati per la loro condotta morale.

Negli anni ‘50 l’adulterio era reato, non esisteva il divorzio ed era illegale avere una/o concubina/o, ma ricordiamo tutti la storia del “Migliore” con l’amata Leonilde: allora nessuno di sinistra si permise di fare del sarcasmo da bar di Caracas e nemmeno quando hanno calato su tutto il territorio nazionale aree pubbliche dedicate al buon Palmiro Togliatti. Per non parlare poi di Secchia e compagni vari…ma questo perchè, a parer mio, quando una persona ha donato tempo, energie e salute per la Patria in modo importante, poco importa dei suoi vizi sessuali. Mi sorprende che la battuta, se così possiamo definirla, arrivi da una che da sempre partecipa alle sfilate dei Gay Pride, una libertina dei rapporti sessuali. Chissà cosa pensa di Ilaria Salis e del diritto ad occupare le case che l’ha portata a Bruxelles: sarebbe interessante saperlo. Per i biellesi, ovviamente.

In Italia siamo ormai talmente abituati al leitmotive che l’agenda etica la detta la Sinistra per diritto di partito al punto che a loro è concesso dire e fare di tutto. Ma se lo fanno quelli di destra allora si urla a fascismo, razzismo e omofobia da condannare senza appello. Ultimamente non si parla che di antifascismo, argomento sul quale i compagni sono gli unici ad avere il diritto di dare patenti antifasciste. Penso al caso del compagno Teagno, neosindaco di Mongrando che, uscendo dagli schemi di via Piave, ha fatto una lista che ha sconfitto il super compagno Filoni, col risultato che il pezzo da 90 del PD biellese omonimo del più famoso Furia Cavallo del West, ha nitrito al nuovo sindaco di dichiararsi antifascista. Chiedo per un amico, ma chi è costui che, oltre ad aver perso le elezioni, si eroga il diritto di poter giudicare gli altri pretendendo di dare patenti di democrazia?

I nostri rappresentanti biellesi dovrebbero imparare una cosa sola, secondo me: l’arte di tacere quando il buon senso e l’educazione lo suggeriscono, invece di scatenare la bestialità che è in loro: persa anche questa volta l’occasione di far bella figura, Silvio avrà l’aereoporto, Michele Teagno farà il sindaco senza patente antifascista e a sinistra continueranno a giudicare i vizi e i vizietti degli altri senza guardare i propri, presenti e passati, fuori e dentro le sedi dei loro partiti e dei vari orientamenti LGBTQIA+ che presto verranno promossi anche alle elementari. E guai a chi si lamenterà, mica vorrete passare per omofobi o fascisti? Il nostro futuro biellese, d’altronde, è fluido “come l’acqua”, slogan, non per caso, della Bruschi, sindaca mancata e piddina in salsa Schlein.

@guidodellarovere

@ildardo