Che il Regio fosse in sofferenza lo si sapeva da anni, l’intervento di Graziosi, voluto dai 5stelle ha drasticamente peggiorato la situazione… poi è arrivato lui, estroverso innovativo, più adatto a direttore artistico che a sovrintendente… più agile con la musica e l’arte che con buchi e bilanci…
Comunque vada una nota positiva in un concerto stonato ed inadeguato..
I torinesi si meritano di più sotto il profilo culturale, l’opera è comunque una tradizione da difendere ma non ad ogni costo, quando diventa un campo di battaglia di politici inetti, sindacati demotivati e fondazioni usate a coprire spese pazze… meglio una fase di riflessione… chissà chi ci manderà il Ministro per mettere le mani sulla prossima campagna elettorale in città.
Gabriella DAGHERO