Stiamo ovviamente parlando di scuola. Dopo i disastri dell’ex ministra Lucia Azzolina, prosegue l’azione grillina contro i docenti precari e di conseguenza l’universo scolastico che tanto ha patito nel corso degli ultimi due anni, causa pandemia. Sono infatti i seguaci del comico genovese il vero ostacolo all’azione di riforma del governo, che punta a uno storico riconoscimento di quanto fatto dai docenti precari. Il riferimento, per i non addetti ai lavori, è all’ostracismo che stanno mettendo in tutte le sedi i grillini nel decreto “Sostegni bis”.
Per tutti noi della Lega di Salvini i docenti precari non sono docenti di serie B. Al contrario, anche a loro, va riconosciuto il merito di aver contribuito a salvare la scuola, con professionalità e impegno, negli anni, insieme ai colleghi di ruolo. Invece l’azione grillina è, da sempre, mortificatrice e umiliante per migliaia di uomini e di donne che non hanno alcuna colpa nell’essere precari. Poiché è il servizio di reclutamento a essere sbagliato e a creare il drammatico fenomeno del precariato, al quale la stessa Europa ci chiede da anni di porre rimedio.
Ben vengano quindi gli emendamenti del collega, al Senato, Mario Pittoni, che presenterà una serie di emendamenti sulle assunzioni e i nuovi concorsi per il reclutamento. E’ evidente che si poteva e si doveva fare di più per i docenti precari, che non a caso non stanno approvando quanto fatto. Mi unisco quindi al responsabile del Dipartimento scuola della Lega nell’appello a tutte le forze politiche per bloccare l’ostracismo grillino guidato proprio dall’ex ministro. Se ne ricordino gli elettori, di quanto hanno fatto e stanno facendo contro la scuola e i lavoratori della scuola, Azzolina e soci.
Perché è evidente che questo decreto contenga elementi d’iniquità, da rimuovere. Via il divieto di partecipare a un concorso, se non si è superato il precedente. Estensione delle assunzioni in ruolo alla seconda fascia delle graduatorie “Gps”, magari da estendere alla prima fascia senza il vincolo dei tre anni di servizio. Tecnicismi peri non addetti ai lavori, fondamentali però per chi vive e lavora nella scuola, che fotografano la nostra volontà di sbloccare un sistema obsoleto in favore di procedure snelle e funzionali a stabilizzare chi da tempo insegna con onore e merito per la scuola.
I grillini e la loro azione politica, anche nella scuola, ricordano la novella di Orwell, “La fattoria degli animali”, dove i protagonisti dei perseguitati si trasformano, una volta al potere, in nuovi persecutori. Uno di loro si chiamava, Napoleone. Ecco, così ci appaiono i colleghi parlamentari grillini: Napoleonici, ovviamente, in riferimento alla fattoria di Orwell.
On. Cristina PATELLI