Nell’intervento del Presidente Cirio che spiega come il Recovery Plan sia una questione di Quadrante, per Vercelli, Vco, Novara e Biella, è interessante poter valutare alcune prospettive di programmazione che guardino al futuro, prendendo atto di come Pedemontana, ferrovia Biella-Santhià, oltre ai progetti legati allo sviluppo industriale e formativo siano già piuttosto assodati da tempo. Da seguire molto attentamente ma assolutamente già discussi e valutati.
Quando penso allo sviluppo del Biellese è evidente che proprio il ragionare di sistema mi riporti a settori paralleli ma decisamente interessanti come il turismo.
Se i comparti artigianale e industriale meritano attenzione, specialmente in momenti delicati come questi, ricche di incertezze anche occupazionali, è lungimirante iniziare ad immaginare lo sviluppo che il nostro territorio seguendo le tendenze attuali proiettate al futuro. In generale il comparto della ricettività, del food e dell’outdoor stanno interessando al medesimo tempo piccoli e grandi investitori. Sono settori concatenati che denotano una certa frizzantezza.
Quindi alle richieste dei comparti produttivi dobbiamo pensare di includere anche lo sviluppo territoriale legato al turismo. Ci sono infrastrutture importanti che tagliano in quota il nostro territorio dal Canavese alla Valsesia su cui scommettere: non soltanto autostrade, insomma, ma anche la creazione di strade legate fortemente al turismo in un contesto non soltanto locale ma che possa essere strategico per il suo inserimento in un quadrante già strutturato con i Laghi, La Valsesia e la città di Novara. E proprio parlando di città, perché non sfruttare il Recovery anche per provare a cambiare volto a zone degradate del capoluogo come gli ex Rivetti? Perché non cercare delle opzioni green che includano anche l’area dell’ex ospedale? La partita che si giocherà nei prossimi anni sarà decisiva. Credo che valga la pena pensare al nostro futuro di collettività non soltanto limitandosi ad elencare qualche priorità ormai consolidata (e in parte già finanziata come la Pedemontana) e andare oltre.
On. Cristina PATELLI