IL DARDO DEL 4 DICEMBRE: “SALVINI COME PINOCHET? TUTTA L’IGNORANZA DI NANNI MORETTI”

Abbiamo letto con vero sgomento l’intervista che ha ritenuto di dover rilasciare l’”uomo di cultura” (si fa per dire, naturalmente!) Nanni Moretti al Direttore Mario Calabresi, caratterizzata da una autentica e gigantesca idiozia in base alla quale sarebbe possibile ad addirittura doveroso un paragone fra il leader leghista On.le Matteo Salvini e il generale e dittatore cileno Augusto Pinochet. Sono strabiliato in quanto riuscire a mettere insieme e sommare un numero così spropositato di sciocchezze è in realtà un autentico ‘record’ che avrebbe dovuto indurre proprio il giornalista Mario Calabresi ad astenersi dall’offrire indegna pubblicazione a Moretti.
Giustamente qualcuno ha già fatto osservare che basterebbe il fatto di come i due soggetti hanno raggiunto il potere politico (Matteo Salvini in assoluta libertà democratica ed il generale Augusto Pinochet con un colpo di stato addirittura militare) per definire come autentica scempiaggine l’uscita incredibilmente imbecille della… “persona colta”!

Ma non solo: Moretti non sa proprio di che cosa si parla: è così semplice, infatti, dimostrare che non conosce neppure i fatti storici realmente accaduti, da limitarsi a chiedergli chi sarebbe il famoso o famigerato Salvador Allende della situazione: forse Laura Boldrini? Forse “il Bullo” di Firenze? Forse Maria Elena Boschi? Forse Nicola Zingaretti?


E’ più che evidente: nessuno di tutti costoro e nessuno dei loro eventuali ulteriore amici e ‘compagni’! Solo un ignorante analfabeta, del tutto privo di senso della Storia, può chiudere i suoi discorsi con un paragone da incompetente come quello fatto dal ‘colto’ (?!) Nanni Moretti. Ciascuno deve fare il suo lavoro, senza ‘sconfinare’ in altri e in fatti che nulla hanno a che vedere gli uni con gli altri, e soprattutto facendo la necessaria e dovuta attenzione quando i paragoni attingono e toccano fatti di straordinaria gravità, coinvolgenti anche vicende drammatiche e non certo avvenimenti risibili come quelli indicati dal regista e riferibili a vicende italiane e (dette dal regista forse… ‘italiote’) purtroppo da un ignorante come Moretti.

Sandro Delmastro delle Vedove