Ecco che inizio a vedere i leoni da tastiera avventarsi su Cristiano Ronaldo e sulla Juventus.
Lui ha deciso di completare la sua carriera a Torino, la Juve ha approfittato di una di quelle occasioni che capitano poche volte.
E’ stata brava, non c’è altro da dire. Ha afferrato al volo quel treno che si chiama opportunità e che spesso tutti noi citiamo come quel mezzo che passa poco o mai nella vita. E, aggiungo, quando passa spesso lo lasciamo andare senza avere il coraggio di afferrarlo.
La Juventus non ha avuto coraggio. Ha avuto grande lungimiranza e quel senso degli affari che da diversi anni ne connota la gestione e la programmazione.
Prima c’è stato il tempo del posizionamento e delle spese controllate. E così facendo si è conquistata grosse fette di credibilità. Poi ha iniziato a dominare in Italia, saccheggiando le sponsorizzazioni del mercato nazionale, scegliendo i partner di volta in volta più convenienti. Poi ha iniziato a pensare, come era naturale che fosse, al prestigio internazionale. E mossa dopo mosso pochi minuti fa è stato annunciato l’ingaggio di Cristiano Ronaldo.
Questi treni, lo ha dimostrato, la Juve non se li lascia sfuggire: lui stanco di Madrid ma con una clausola che non lo avrebbe potuto portare in Inghilterra, né in Spagna. Nemmeno al Paris Saint Germain. E probabilmente nemmeno da qualche altra parte. Ma non a Torino. Stai a vedere che la Juve non è nella lista nera? Bene. Trattiamo. E così l’abile Marotta ci si è buttato, capendo una cosa elementare, che i leoni da tastiera, sbavando sui loro Pc, non capiscono, ed è un peccato: se l’operazione Ronaldo vale 250 milioni di euro è praticamente certo che ne produrrà altrettanti tra marketing, merchandising, premi e titoli. E quindi, alla fine, la Juve ha già vinto, non tanto per ciò che potrà essere con il fenomeno portoghese, ma perché più di qualunque altro club sa interpretare il calcio come il business che realmente è. Ora c’è solo da sperare che davvero Ronaldo non voglia con sé un terzo di Real, amici e stimati compagni, perché allora sarebbe caccia alle fidejussioni. Ma questa è un’altra storia…