C’è chi abbandona per strada i resti di animali e chi affida lo smaltimento delle carcasse a ditte specializzate. Ovviamente a rispettare alla lettera la legge siamo noi cacciatori, che da sempre ci rechiamo in un’azienda biellese per questo tipo lavoro. Non altrettanto ha fatto chi, nei giorni scorsi, ha abbandonato per strada i resti (pare) di una capra o di un agnello. Un caso vergognoso che giustamente è stato segnalato dal vice-sindaco della città e che tanti commenti durissimi ha determinato sui social.
Abbandonare i resti di un animale per strada, seppur vicino ad un cassonetto dell’immondizia, è un segno di assoluta inciviltà. Ci uniamo quindi al coro dei cittadini perbene che, all’unisono, sperano in un intervento delle forze dell’ordine per risalire all’autore di un’azione così ripugnante. Non c’è cultura, o presunta tale, infatti, che possa giustificare la mancanza di rispetto verso il mondo animale, per altro con abbandoni che possono portare anche a problemi igienici e sanitari per la popolazione. Se c’è una festa o una qualche tradizione dietro questa azione scellerata, si cambi la festa e si aggiorni la presunta tradizione.
Da questo punto di vista, noi cacciatori, chiamati al giusto rispetto di leggi, regole e sentire comune, chiediamo più controlli da parte delle autorità competenti. Se noi rischiamo multe, sanzioni e la restrizione dei nostri diritti venatori, perché qualcuno può permettersi azioni tanto gravi, impunemente?
Infine va sottolineato che noi cacciatori paghiamo per lo smaltimento delle carcasse di animali delle cifre importanti, che si aggirano sui 50 euro a carcassa. Noi cacciatori non possiamo abbandonare animali morti da nessuna parte, neanche nei boschi o aree adibite alla caccia. Insomma, per concludere, ancora una volta, vorremmo che la legge fosse davvero uguale per tutti. E cioè che rispettasse le tradizioni e le culture di tutti. E non solo di qualcuno. Magari, pure appena arrivato a casa nostra.
Guido DELLAROVERE
Presidente ATC-CA BI1
Presidente F.I.D.C. sezione provinciale di Biella