Gli insulti gratuiti e personali de “Il Biellese” a Patelli non sono altro che giornalismo spazzatura

Buongiorno, caro Direttore.
Con un certo stupore, stamane ho letto le ultime righe della rubrica di Roberto Pietrobon, “Palazzo di Vetro”. Per l’ennesima volta il giornalista del tuo giornale mi attacca senza motivo. Il fatto può anche essere lecito alla luce del democratico dibattito giornalistico e, soprattutto, considerate le idee personali e la storia politica di Pietrobon. Non c’è stupore in me, ma una certa amarezza sulle modalità utilizzate.
Lo stile adottato da Pietrobon non è per nulla in linea con la tradizione nobile che il tuo giornale vanta da sempre. Vengo infatti liquidata come “una Patelli qualsiasi” in spregio,non tanto e non solo alla mia persona, ma anche agli elettori che, democraticamente, mi hanno votata e che con orgoglio rappresento. Elettori che a suo tempo, peraltro, non hanno premiato in egual modo le proposte politiche di Pietrobon, che rappresenta l’esempio plastico di come la politica della sua parte e del suo colore, attraverso le scelte degli elettori prima e di Marco Cavicchioli poi, qualche anno fa l’abbia estromesso da qualsiasi opportunità di ritorno.

E come nella “Volpe e l’uva” che immagino oggi racconti ai suoi allievi, non potendo fare l’assessore e tornare a pontificare da uno scranno politico (o amministrativo), si occupa di una rubrica sul tuo giornale, esercizio, come si può vedere, nel nostro territorio, ampiamente praticato da molti ex illustri del jet set politico ma che, nel caso di Pietrobon, diventa spesso dileggio e insulto verso chi non la pensa come lui.
La vita, con le sue interpretazioni, per fortuna, è ricca di punti di vista. Non è questo che discuto. Opinioni diverse, vedute differenti a seconda delle proprie convinzioni, possono rappresentare il sale della discussione. Il giornalista, e sfortunatamente maestro per le famiglie che con lui hanno a che fare (dal mio punto di vista) Roberto Pietrobon, di proprie opinioni e visioni della vita offre ampio spolvero attraverso la cassa di risonanza di Palazzo di Vetro. Sono opinioni che non prescindono dalla sua veduta marxista del mondo. E per questo basta saperlo, e regolarsi di conseguenza, ognuno è libero di esprimersi come crede. Ma non è accettabile che possa sentirsi libero di insultare e sminuire senza ragione: mi critichi per le mie opinioni politiche, se ritiene, evidentemente diverse e distanti anni luce dalle sue, e quindi probabilmente per lui fastidiose, ma si risparmi di fare le battutine del tenore dei suoi allievi delle elementari sulla mia persona, perchè quando non si hanno più tesi da sostenere e difendere, si arriva sempre al dileggio. E Pietrobon è arrivato a questo punto senza forse neppure rendersene conto.

Con stima,

On. Cristina PATELLI

per leggere il mio intervento su “IlBiellese” di oggi 01 giugno 2021 clicca qui