Da poco abbiamo festeggiato la nascita della Repubblica, in quei giorni fu eletta l’Assemblea che scrisse la Costituzione, il fondamento dei valori del nostro Paese. La Carta fu scritta con “le parole più trasparenti”, poiché il numero di analfabeti era enorme e tutti dovevano poterla comprendere.
Oggi il problema non risiede nel non alfabetismo ma nell’incompetenza di chi ci governa che tenta di trasformarci in un popolo di ignoranti.
Nella Costituzione, tra i “principi fondamentali”, l’articolo 9 cita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura scientifica e tecnica”, oggi a chi ci governa cosa non è chiaro di questo articolo?
Il Ministro Fioravanti si è dimesso sull’ onda di dati veramente imbarazzanti: l’Italia era ultima in Europa per investimenti nell’ istruzione. Poi siamo stati investiti da un’emergenza sanitaria che ci ha imposto la chiusura di tutto, mettendo a dura prova una scuola già agonizzante, lasciata in eredità ad un Ministro che fin da subito ci ha intrattenuto e divertito con il suo passato scolastico e con il suo non essere all’ altezza della situazione. La didattica a distanza, che tanto il Ministro Azzolina loda, è stata fallimentare su tutti i fronti, non a causa dei docenti che, da veri italiani, hanno dimostrato la peculiarità di sapersi reinventare totalmente con scarsissimo supporto, ma perché la didattica non può sopravvivere unicamente nella dimensione digitale, poiché la sua dimensione naturale è umana, di contatto intellettuale ed emotivo.
Nel resto d’Europa le scuole si stanno riaprendo in sicurezza, mentre in Italia tutto è stato rimandato a settembre con una modalità mista che vedrà ancora protagonista la didattica a distanza. L’Università, la culla culturale del futuro di un paese, riaprirà solo on-line, scelta che di certo non gioverà al fatto che in Italia abbiamo un numero bassissimo di laureati.
Il Ministro Azzolina non comprende che errare humanum est, perseverare autem diabolicum!
Invece di parlare di fase 2 e 3, torniamo ai “principi fondamentali” della Costituzione e ripartiamo dalla “fase di sviluppo della cultura”!
Federica ILARI
Sandro DELMASTRO DELLE VEDOVE