ABBATTIAMO L’ORSO, ECCO PERCHE’

Adesso vi spiego perché l’orso in Trentino vada ucciso.

Succede infatti in tutto il mondo.

Quando un animale diventa pericoloso per l’uomo, lo si abbatte.

Figuriamoci davanti all’uccisione di una persona, al di là della dinamica dei fatti sulla quale per ora non c’è ancora né chiarezza né certezza.

Solo in Italia ambientalisti da divano e leoni da tastiera non vogliono vedere la realtà, continuando a raccontare una storia buona per un film fantasy da gustare al cinema, con i popcorn.

In Trentino gli orsi sono tanti sono troppi. E possono essere pericolosi, come la tragedia del corridore ucciso conferma e dimostra.

Smettiamo di credere alle favole, buone per i cartoni animati e i poveri di spirito. Non stiamo parlando dell’ “Orso Yoghi” né di un film della Disney.

Sono stato in Trentino, ho visto gli orsi a poche centinaia di metri.

In mezza Europa li cacciano, come i lupi. Da noi no, grazie anche ad ambientalisti da quattro soldi, come ce ne sono pure nel Biellese, che si strappano le vesti solo a convenienza o a comando del politico di turno…

I censimenti parlano di qualche decina di esemplari. Ci credo poco. Penso siano molti di più.

Conviverci è possibile, come accade in molte parte del mondo, tra regole, buon senso e una politica adeguata di prevenzione e di controllo del territorio. Ma in caso di pericolo, l’uomo deve difendersi e, l’unico modo sicuro, è sparare. Punto.

Il resto solo banalità da social, dove chiunque si arroga il diritto di esprimersi su argomenti che non conosce con la saccenza di un oracolo e la superficialità del chiacchiero da bar. Pazienza.

Bene farà dunque il ministro Gilberto Pichetto, come sempre animato da buon senso e realismo, a ordinare l’abbattimento dell’animale che, già in passato, si era reso protagonista di altre aggressioni all’uomo.

Prendo atto però che il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio vuole di nuovo impedire questa legittima e sacrosanta soluzione della nota vicenda. Nell’attesa della decisione, suggerisco a codesti signori di spostare la loro sede all’aperto, in qualche area boschiva del Trentino…

Così, tanto per aver un punto di vista più chiaro sui fatti e maggiormente competente sulla materia in essere.

Guido DELLAROVERE