Ci risiamo. Neppure il tempo di farla iniziare, questa stagione venatoria, che già l’intero mondo anti caccia si è schierato contro di essa. In quasi tutti i casi, in modo immotivato.. L’ultima trovata, oltretutto, non è della solita associazione ambientalista, ma addirittura del Comune di Graglia, centro della Valle Elvo, nel Biellese, che vanta numerosi cacciatori tra i suoi residenti: cacciatori esperti e di lungo corso che evidentemente non sono stati minimamente consultati o interpellato prima di scrivere l’ordinanza n.33 del 29/10/2021 a firma del sindaco Elena Rocchi: un’ordinanza senza né capo né coda.
Nel documento si ordina infatti “il divieto di esercizio dell’attività venatoria [..] per l’intera stagione venatoria 2021/2022, nell’area del territorio comunale dell’intera Area Casale Bertoletto compresa dalla scuola di Valle in regione Bertoletto 2…”
In altre parole, durante la caccia, regolarmente normata da leggi regionali e nazionali, evidentemente, a qualche maestra deve aver dato fastidio, il mercoledì mattina, sentire degli spari in lontananza. Immediata la replica dell’Atc di Biella, dalle parole del suo presidente Guido Dellarovere: “Robe mai viste. Intanto come previsto dalla legge faremo immediatamente ricorso al TAR della Regione Piemonte, senza lasciar passare un giorno in più, perchè questa ordinanza è illegittima”. E poi prosegue: “Ma come? i cacciatori non sono pericolosi soggetti che si mettono a sparare ai bambini. Al massimo, quello che può succedere, è che camminino nei pressi, per spostarsi da un luogo all’altro, senza ovviamente sparare. Eppure, a qualcuno dà fastidio. Ed evidentemente le lamentele devono aver snervato anche il sindaco, per arrivare a farle scrivere un’ordinanza così assurda. Lo dico chiaramente: smettiamola con questa disinformazione e questa propaganda negativa. Non dico che a scuola si debba tornare a far considerare il cacciatore come un buono, come quando libera cappuccetto rosso, ma neppure come un uomo sanguinario che colto da raptus si mette a mirare ai bambini. La caccia è sicura, le zone in cui si pratica sono sicure. Con buona pace di quei delatori che identificano come il demonio ogni cacciatore che cerca di contenere il proliferare di certe specie, rispettando tabelle e norme e soprattutto con responsabilità come il possesso del porto d’armi impone. Mi auguro davvero che la sindaca sia stata mal consigliata, perchè non riesco davvero a trovare appigli seri, se non provocatori, nello scrivere un atto come questo n.33. Se poi le ragioni fossero diverse, se ne sentono di tutti i colori, come ad esempio la sicurezza per le auto che vanno forte, ricordo che la soluzione è multare che va ai 90 all’ora in centro a Graglia, non certo chiudere la strada dove le auto sfrecciano”.
testo integrale dell’ordinanza sindacale nr. 33/2021
Ordinanza Comune di Graglia – caccia
Guido DELLAROVERE
Presidente ATC-CA BI1
Presidente F.I.D.C. Provinciale di Biella